(Foto credit: Lega Serie A)

Qualcuno dice che il mare ostacoli i sardi nello sport. Non solo nella predisposizione allo sviluppo del proprio talento, ma anche nella formazione mentale. Tanti, forse troppi, sono stati gli sportivi isolani che – pur avendo le abilità per eccellere – non sono stati in grado di essere costanti nel proprio percorso. Al contrario, tante sono tante le occasioni in cui togliersi delle soddisfazioni. Facendo vivere delle gioie indimenticabili.

E a pochi mesi dalle Olimpiadi di Parigi 2024 e dagli Europei di calcio, si riaccendono i fari sulle imprese del 2021. Anno in cui, con una pandemia in corso, i sardi hanno potuto esultare e piangere davanti alla conquista di medaglie o piazzamenti di altissimo profilo. Lorenzo Patta, Filippo Tortu, Alessia Orro, Marta Maggetti, Stefano Oppo, Dalia Kaddari e tanti altri sono i nomi che hanno portato la bandiera sarda con sé, dedicando all’isola e al suo futuro il proprio successo.

Ma la Sardegna è stata in grado di offrire ottime prestazioni sia collettive che singole. Un buon modo per dimostrare che nel piccolo si possono creare delle cose molto grandi. Giovanni Malagò, presidente del Coni, commentò i successi isolani puntando tanto sull’identità e sulla necessità di fare qualche sacrificio in più rispetto agli altri. Per questo certi risultati hanno un valore enorme, più grandi di ogni altro.

Ecco una piccola rappresentazione dello sport in Sardegna.

Calcio

Si fa presto a dire Cagliari. È chiaro che la squadra del capoluogo di Regione attiri la maggior parte delle speranze, delle attenzioni, del tifo e della gioia. Lo dimostra la stupenda promozione in Serie A colta a giugno: un’isola intera si è ritrovata per strada a cantare, ballare, fare caroselli e cori verso una bandiera, quella rossoblù, che unisce da nord a sud. È il principale volto sportivo che la Sardegna esporta fuori dai propri confini. Con uno scudetto vinto nel 1970, le partecipazioni alla Coppa dei Campioni e alla Coppa Uefa, le continue gioie e i tanti dolori che i suoi risultati hanno portato in dote.

Al Cagliari e alla Sardegna sono legate le vicissitudini di Nicolò Barella e Salvatore Sirigu, entrambi campioni d’Europa in carica con l’Italia nel 2021. Riproverà almeno il primo a confermarsi e a confermare le attenzioni di un intero continente verso le sue prestazioni. Basti pensare al ruolo focale nell’Inter, alla finale di Champions League raggiunta e alla menzione nella classifica dei 30 giocatori votabili per il Pallone d’Oro. Il futuro è nelle sue mani e nella capacità di ottenere nuovi importanti successi.

In Serie C provano a gridare alto il proprio nome la Torres e l’Olbia. La prima, con una nuova dirigenza e proprietà, sta cullando sogni di platino. Come una possibile promozione in Serie B, la prima della sua storia, per una città come Sassari che ha sempre sognato di potersi togliere lo sfizio di una categoria superiore. I galluresi invece navigano tra il centro classifica e la zona retrocessione, stanno cambiando la propria composizione societaria e potrebbero garantire delle sorprese.

Basket

La Dinamo Sassari è il centro del basket isolano. Per la vetrina della Serie A, per l’appeal consolidato coi tifosi di tutta la Sardegna, per lo scudetto storico del 2015 e per le tante coppe vinte, sia in campo nazionale che Europeo. Tramite una gestione oculata del budget e una capacità invidiabile di lavorare sul lato comunicazione con gli appassionati del genere. Ovviamente non offre solo il contesto maschile, ma anche quello della Serie A femminile e della Serie A in carrozzina. Giocando con onore in contesti internazionali e provando a seminare la propria ambizione di costruire ancora una volta di memorabile nel ricordo dei sardi.

Spicca il lavoro però anche di diverse altre compagini. Dall’Esperia al Cus Cagliari, dalla Virtus Cagliari all’Astro, dalla Mercede Alghero al Sant’Orsola, il San Salvatore e la Ferrini che si dividono tra la Serie C maschile e la Serie B femminile.

Da non sottovalutare il bel percorso di un singolo, Marco Spissu. Il playmaker sassarese, dopo le diverse soddisfazioni alla Dinamo Sassari, è diventato un perno della nazionale italiana e ha giocato in alcuni club dall’alta caratura internazionale. E infine Gigi Datome. Ritiratosi pochi mesi fa, è stato capitano della nazionale italiana di basket per 10 anni, ha vinto diversi scudetti sia in Italia che in Russia. Ha messo in bacheca anche la conquista dell’Eurolega, la principale coppa internazionale europea per club.

Atletica

Chiunque ha ancora negli occhi le emozioni suscitate da Filippo Tortu e Lorenzo Patta, con quell’oro clamoroso nella 4×100 maschile alle Olimpiadi di Tokyo. Ma non solo: c’è anche l’argento colto ai mondiali nel 2023, a conferma che certi risultati non arrivano dal nulla. Ma tramite un lavoro che durante un anno guarda con attenzione agli obiettivi.

Si aggiunge al gruppo Dalia Kaddari, portacolori della 4×100 femminile che agli stessi mondiali in Ungheria è arrivata ai piedi del podio. Un segnale interessante in vista delle Olimpiadi: se i tre ragazzi arriveranno al massimo della loro forma, potrebbero mettersi al collo una nuova medaglia.

Hockey su Prato

Forse non tutti sanno che… la Sardegna è la regione d’Italia più forte nell’hockey. Da cinquant’anni, le squadre sarde riescono ad imporsi contro le avversarie della penisola e spesso si scontrano tra di loro. Merito della presenza di diverse società: alla pluridecorata Amsicora si affiancano il Cus Cagliari, la Ferrini e l’Hockey Team Sardegna. Nel passato erano presenti anche il Suelli e Uras, abili a unire il valore dello sport con quello dell’amicizia e della solidarietà.

L’Amsicora di Cagliari è quella con il palmares più gonfio: tra squadre maschili e femminili, in ogni categoria, si conta una sfilza innumerevole di scudetti, coppe nazionali, supercoppe o piazzamenti di alto livello. Diversi suoi effettivi fanno parte della nazionale italiana e pochi mesi fa la formazione maschile ha portato a casa la prima Supercoppa della sua storia superando i campioni italiani in carica del Bra.

Quello che succede ancora

La Sardegna non si ferma mai. Sono tanti gli sport in cui si fa notare, eccelle. Si pensi al canottaggio: Stefano Oppo non è solo il massimo rappresentante nazionale del doppio pesi leggeri, ma anche uno dei più medagliati della storia italiana. E in acqua sta cogliendo risultati importanti anche Marta Maggetti nella vela iQFoil, nella quale è diventata campionessa del mondo nel 2022.

Alessia Orro, nella pallavolo, è diventata la regista titolare della nazionale italiana che ha vinto in fila Europeo e Nations League tra il 2021 e il 2022. A cui ha aggiunto considerevoli premi individuali e la conquista della coppa Cev con il suo club d’appartenenza. Nicola Bartolini ha avuto una escalation di risultati tale, da approcciarsi alle prossime Olimpiadi con serie opportunità di medaglia. Intanto si è messo al collo l’oro mondiale nel 2021 e l’argento europeo di squadra nel 2022.

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.