L’Unione europea ha avviato un’indagine riguardo il caro voli per Sardegna e Sicilia, con biglietti che hanno visto aumentare i prezzi fino al 30% negli ultimi quattro anni.
Ora la Commissione europea vuole fare chiarezza e chiede “una spiegazione dettagliata e completa” alle compagnie aeree.
L’indagine, portata avanti dalla commissaria responsabile, Adina Valean, ha trovato il supporto anche di Roma e di Codacons e Assoutenti.
Precisamente, si chiede ai vettori di dare spiegazioni sulle anomalie di lungo termine del mercato, dopo le restrizioni dovute alla pandemia da Covid, in quanto non ci sarebbe una motivazione valida oltre al boom dei viaggi e al caro carburante dovuto al conflitto in Ucraina.
Oltretutto, Valean prende ad esempio il caso Ryanair che nell’esercizio 2022-2023 ha chiuso con un netto di 1,31 miliardi di euro, rispetto alla perdita precedente di 241 milioni.
La Commissione europea non può agire sul libero mercato “come regolatore nella microgestione dei prezzi o imporla”, ma Valean auspica che le compagnie rispettino i principi cardine comunitari, con tariffe accessibili e che non ostacolino la connettività tra i Paesi Ue, specie se periferici come le isole.
Sulla stessa linea anche il ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, che parla di un intervento che “si muove sulla rotta indicata dall’Italia”.
Anche il Codacons chiede “un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi” mentre Assoutenti invoca “sanzioni esemplari verso le compagnie scorrette”.
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