Mettere al centro i malati e le loro esigenze, portando i servizi sanitari più vicini alle comunità con il potenziamento dell’assistenza territoriale e la creazione di case della comunità.

E investire sulle risorse umane con una stabilizzazione immediata dei precari, nuove assunzioni e un programma di formazione continua per garantire prestazioni di alta qualità.

Sono le priorità individuate durante l’incontro organizzato nella sala del Cis di Cagliari in cui l’ex presidente della Regione Renato Soru ha dialogato con la sua ex assessora della Sanità, Nerina Dirindin, davanti a una platea di associazioni di pazienti, organizzazioni mediche e semplici cittadini.

“In Sardegna il 12% delle persone rinuncia a curarsi perché non può pagare, è uno dei dati più alti d’Italia – ha sottolineato il fondatore di Tiscali -. Ci candidiamo a governare la Sardegna nella prossima legislatura, per provare a superare l’emergenza del sistema sanitario pubblico e a governare la transizione del sistema sanitario”.

Per Soru “non è più tempo di mettere gli amici, credo sia il tempo di prendere le persone competenti. Devono essere premiati competenza, professionalità e impegno e non l’appartenenza politica. Il centrosinistra si presenta alle elezioni con un programma per la sanità chiaro e semplice – ha aggiunto -. Ci impegniamo a lavorare immediatamente senza troppi pensieri, perché dobbiamo sapere dal giorno prima cosa andremo a fare”.

Con l’appuntamento dedicato alla sanità Soru prosegue i suoi incontri in tutta la Sardegna, quello di stasera si è svolto in concomitanza con l’evento organizzato dal senatore del Pd Marco Meloni, sempre a Cagliari, al Lazzaretto, cui partecipa anche la deputata del M5s e possibile candidata alle regionali Alessandra Todde.

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