Ha confermato tutto Antonello Piras, 20 anni di Lula, che ieri mattina si è recato davanti al Gip per l’udienza di convalida dell’arresto.

Attraverso i suoi legali, Francesco Mossa e Giovanni Angelo Colli, il giovane ha ribadito di aver ucciso lo zio Nico Piras, domenica scorsa alla fine della manifestazione Cortes apertas tenutasi nel Comune barbaricino.

Il ventenne si era costituito pochi giorni dopo il delitto, recandosi insieme alla madre dai carabinieri della locale Stazione: qui aveva raccontato di essere stato più volte minacciato dallo zio, anche durante la manifestazione in questione.

Il padre del giovane, Angelo Maria Piras, è stato ucciso nel gennaio 2015: si ipotizza, nel processo ancora in corso, che l’autore dell’omicidio sia proprio Nico Piras che avrebbe agito insieme all’ex moglie Alice Flore.

Stando a quanto dichiarato ai carabinieri, il ventenne ha detto di essere stato provocato dallo zio: “Mi ha seguito mostrandomi una pistola e dicendomi che mi avrebbe fatto fare la fine di mio padre. Lì ho perso la testa, ho tirato fuori il fucile che avevo addosso e ho fatto fuoco”.

Le armi però non sono state ancora rinvenute.

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