Alla Sardegna non piacciono alcuni aspetti del decreto Sud: in particolare la Zes unica del Mezzogiorno.
Lo ha detto ai parlamentari della commissione Bilancio di Montecitorio, l’assessore regionale della Programmazione e vice presidente della Giunta, Giuseppe Fasolino, sentito in audizione in rappresentanza del governatore Christian Solinas e insieme ai presidenti di altre regioni del sud come Michele Emiliano (Puglia), Marco Marsilio (Abruzzo) o Vincenzo De Luca (Campania).
“Analizzando il decreto abbiamo notato alcuni aspetti che potrebbero danneggiare le regioni”, ha detto senza mezzi termini l’esponente della giunta sarda di centrodestra. In particolare Fasolino si concentra su due aspetti: la modifica del controllo della spesa per l’Fsc 2021-2027 e la Zes unica per il Mezzogiorno.
Sulle Zes l’assessore sardo “condivide l’obiettivo di avere una strategia nazionale più generale, rispetto a quella di una Regione, ma questo compromette la nostra condizione di insularità, con interventi calati dall’alto che non sembrano rispettare il nuovo principio inserito in Costituzione”.
“Sulle Zes – ha riportato Fasolino ai commissari – utilizzando risorse del bilancio regionale, abbiamo fatto vari interventi che ci hanno portato a monitorare le esigenze degli imprenditori, a mappare il territorio regionale e portare avanti un pianto strategico generale che insieme a quelle delle Zes mette in campo anche altre risorse, in una visione generale della strategia di sviluppo”.
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