Facevano gli “spuntini”, anche all’interno dell’ospedale Binaghi di Cagliari, che era diventato uno dei luoghi di incontro tra i presunti criminali, il medico e l’ex assessora regionale arrestati oggi nel corso dell’operazione del Ros sull’associazione mafiosa in Sardegna.
“Abbiamo accertato diversi incontri – ha detto il tenente colonnello Giorgio Mazzoli, comandate del Ros di Cagliari, nel corso della conferenza stampa – a cui hanno preso parte anche loro più volte”.
Secondo gli investigatori con questa indagine si è coperta una “saldatura” tra due mondi considerati inconciliabili: quello della criminalità legato al traffico di droga o a quello che era l’Anonima sequestri, con alcuni membri delle istituzioni.
Non solo. Tra le persone arrestate ci sono anche i fiancheggiatori e coloro che hanno aiutato nella latitanza Graziano Mesina.
Accanto al nipote dell’ex Primula rossa del banditismo sardo, Tonino Crissantu, ci sono anche altri personaggi della criminalità orgolese, già vicini all’Anonima sequestri, poi ci sono le persone che lo hanno aiutato durante i suoi spostamenti fino a Desulo dove è stato arrestato.
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