La sicurezza sul lavoro e il tasso di infortuni in un settore come quello della pesca, dove i rischi sono molti e gli incidenti difficilmente vengono denunciati a causa della burocrazia e dei contratti che disincentivano, sono stati al centro dell’approfondimento organizzato ieri a Cagliari da Agripesca, la Federazione nazionale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
L’incontro, cui ha partecipato, tra gli altri, anche Mario Serpillo, presidente nazionale dell’Uci, Unione coltivatori italiani, e di Agripesca, è stato un’occasione per inquadrare le criticità del settore, le buone esperienze maturate nelle varie Regioni italiane e le possibili soluzioni tecniche e normative da proporre alla classe politica, anche alla luce del decreto legislativo numero 271 del 1999, incentrato sull’adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali.
Nel corso dei vari interventi c’è stato spazio anche per la presentazione di uno studio sul decreto numero 60 del 2022, la cosiddetta legge ‘Salvamare’: una serie di indicazioni che riguardano il risanamento dell’economia dell’ecosistema marino, la promozione dell’economia circolare, la sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi, volti alla prevenzione dell’abbandono dei rifiuti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e la corretta gestione dei rifiuti.
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