Da tutto il mondo a Ollolai per lavorare, in smart working ovviamente. Sono i cosiddetti nomadi digitali a cui ora si rivolge il comune barbaricino che da anni lotta contro lo spopolamento.
Dopo l’iniziativa delle case in vendita a 1 euro, con l’impegno alla ristrutturazione da parte degli acquirenti, ora Ollolai cerca di ripopolarsi e rivitalizzarsi grazie agli ospiti in arrivo con il progetto “Work from Ollolai/Traballa dae Ollolai“, in collaborazione con l’associazione culturale Sa Mata.
La prima arrivata è una designer americana Clarese Partis, 39 anni, dell’agenzia User Experience, viene dalla California e ha risposto alla chiamata insieme ad altri 1.112 candidati, compilando la richiesta all’interno del portale dedicato. Si fermerà un mese e usufruirà dell’alloggio messo a disposizione dal progetto proprio per 1 euro al mese.
Presto arriverà una coppia proveniente da Singapore.
Nel maggio scorso il lancio della proposta che rimbalza nei media internazionali, facendo piombare negli uffici del comune, l’incredibile cifra oltre mille richieste di “nomadi digitali”.
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