L’ordine del giorno sulla moratoria per i mega impianti di energie rinnovabili, avanzata dai Comitati territoriali che si oppongono alla speculazione energetica in Sardegna, sarà discusso in Consiglio regionale entro la fine dei lavori sul collegato alla Finanziaria.
Lo ha assicurato il presidente dell’Assemblea Michele Pais a una delegazione dei rappresentanti del coordinamento che questa mattina ha organizzato un nuovo sit-in sotto il palazzo di Via Roma a Cagliari, ricevuta in mattinata durante i lavori sul collegato.
Dopo la prima manifestazione ai primi di agosto i comitati avevano incassato la promessa di una discussione immediata, ma poi l’Assemblea aveva interrotto i lavori e sospeso per la pausa estiva.
“Abbiamo aspettato 24 giorni, quando ci avevano assicurato 24 ore, il presidente Pais ha disatteso le sue promesse perché dovremo aspettare ancora dei giorni – ha sottolineato Marco Pau, uno dei portavoce – speriamo che gli impegni presi non siano disattesi. La Sardegna è in fibrillazione per le speculazioni in atto sul territorio sardo”.
“L’ordine del giorno prenderà una posizione netta – assicura il presidente Pais a margine dell’incontro -. Non ci possono essere scelte calate dall’altro, la Sardegna è stata terra di servitù industriali, militari, carcerarie e non possiamo permetterci una ulteriore servitù come quella energetica senza che i sardi dicano la loro e senza valutare i benefici economici che i sardi devono avere da questi impianti, in ogni caso qualsiasi scelta deve passare per la Sardegna”.
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