La casa di riposo di Sorso (Foto credit: Ansa)

Venivano picchiati, umiliati, curati con terapie fai da te, sedati per ore, erano malnutriti e tenuti in condizioni igieniche precarie.

Sono gli anziani della casa di riposo “Noli me tollere” di Sorso che da anni subivano queste angherie: a liberarli un’inchiesta della Procura di Sassari ha portato a un’ordinanza di sequestro preventivo per la struttura e ad allontanare l’amministratrice e una dipendente.

In tutto sono sei le persone iscritte nel registro degli indagati con accuse che vanno dai maltrattamenti all’abbandono di incapaci, fino all’esercizio abusivo della professione.

Nei confronti dell’amministratrice, Maria Franca Lupino, 57 anni, originaria di Castelsardo e residente a Porto Torres, e di una dipendente, Emanuela Gaspa, 49 anni, di Sorso, il giudice ha emesso un provvedimento di sospensione per 12 mesi dall’attività professionale, pubblica e privata, che implichi lo stop alla gestione e contatti con persone anziane o non autosufficienti.

Lupino, insieme a un’altra dipendente, è indagata anche per abbandono di incapace a seguito della morte di un’ospite con problemi di deglutizione. I 48 anziani della casa di riposo non sono stati trasferiti e la gestione amministrativa della struttura è stata affittata al sindaco di Sorso Fabrizio Demelas.

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