Prima i programmi e poi il candidato Presidente per le Regionali del 2024: questo è il mantra del centrosinistra unito dopo la riunione di coalizione di venerdì scorso. Ma inevitabilmente il toto nomi sta circolando e coinvolge tutte le forze in campo.
Per questo, dagli ambienti dei principali partiti, si sta profilando la richiesta di avviare delle primarie di coalizione da tenersi verso fine ottobre.
I nomi che circolano sono sempre gli stessi, ma potrebbe cambiare la geografia delle alleanze.
Nel Partito Democratico le carte sono coperte, ma i movimenti sarebbero evidenti. Da tempo, Graziano Milia si sta attivando per proporre una lista personale forte. Per quanto continui a smentire una candidatura, chi gli sta attorno starebbe spingendo affinché diventi il leader della coalizione. Forti soprattutto dei sondaggi, pervenuti anche alla nostra redazione, che lo vedrebbero vincente contro qualunque avversario del centrodestra.
Ma il nome di Milia è osteggiato fuori dal Pd. Perché significherebbe un deciso allargamento al centro: secondo alcuni esponenti del centrosinistra, Fortza Paris, SardegnaAlCentro2020, Italia Viva, Azione e parti dell’Udc sarebbero molto interessate ad entrare in coalizione se dovesse essere lui il candidato.
Così le altre carte sarebbero quelle del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, e del segretario regionale Piero Comandini. Entrambi, per motivi diversi, unirebbero più facilmente il gruppo dei 20 costituitosi di recente. Più defilata la posizione di Silvio Lai e Renato Soru.
Nel Movimento 5 Stelle, la guerra interna è in atto da tempo. La presunta candidatura di Desirè Manca si è sgonfiata nel giro di pochi giorni e non basterà l’ambizione della consigliera regionale per convincere la base a sostenerla. Alessandra Todde invece è apprezzata da tanti, ma oltre ai suoi deve vincere le resistenze di parte del Pd. In caso di primarie sarà candidata col sostegno di tante sigle, ma la recente sconfitta dei 5 Stelle ad Assemini ha rimescolato le aspirazioni.
Non le ha perdute e sta rimontando invece Andrea Soddu. La legislatura a Nuoro è stata fin qui un po’ ballerina, gli ammiccamenti al centro e centrodestra poco accettati, ma buona parte della coalizione lo vedrebbe come un candidato ideale per le primarie. E ha dalla sua tanti estimatori.
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