250 persone hanno presenziato al Parco di Sant’Agostino di Abbasanta all’assemblea pubblica del movimento “Sardegna Chiama Sardegna“. Durante la mattina di domenica 2 luglio sono state presentate cinque proposte sulle urgenze dell’Isola.

“Lanciamo una sfida a tutte le forze politiche e sociali che si sono opposte, dentro e fuori dal Consiglio Regionale, alla maggioranza attuale. Vogliamo verificare la possibilità di una convergenza radicalmente innovativa nel programma e nei metodi che dia una risposta alle urgenze dell’isola”. Lo hanno dichiarato Danilo Lampis e Nicoletta Pucci, i due portavoce del movimento.

Previsto ora un dialogo con associazioni, movimenti e semplici cittadini con incontri tematici e territoriali. “Non ci interessano gli appelli all’unità delle forze e le ammucchiate elettorali al solo scopo di battere le destre. La Sardegna ha bisogno di leggi, investimenti strategici, e di darsi una prospettiva che possa affrancarla finalmente dalla subalternità politica ed economica”.

Di seguito le proposte del movimento:

Lavoro e il modello economico: Patto per il buon lavoro tra RAS e imprese; Congresso del Popolo Sardo per ammodernare il tessuto economico scommettendo sui settori strategici dell’isola; Piano di assunzioni per una PA efficiente e dalla parte di chi lavora.
Diritto alla salute, all’abitare e nuovo welfare: riforma radicale della sanità pubblica in linea con le esigenze della cittadinanza; legge regionale per il diritto all’abitare e la limitazione delle locazioni brevi; politiche giovanili attivanti; legge quadro sull’invecchiamento attivo.
Saperi e cultura: legge quadro sull’istruzione e la formazione professionale in Sardegna; co-ufficialità del sardo e dell’italiano; aumento del Fitto casa per gli universitari; piano per la cultura.
Transizione ecologica e sovranità energetica: Agenzia Sarda dell’Energia e legge regionale sull’energia, per fermare la speculazione e pianificare la transizione; riduzione e bonifica delle servitù militari; progetti di custodia del territorio per valorizzare la multifunzionalità in agricoltura e pastorizia.
Partecipazione e democrazia: nuova legge elettorale proporzionale; elezione di un’Assemblea Costituente Sarda per la revisione dello Statuto; Legge quadro sulla partecipazione che istituisca un’Autorità indipendente che la coordini.

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