Sequestrate 81 tonnellate di pellet di bassa qualità al Porto Canale di Cagliari.
Il materiale combustibile, destinato all’uso domestico, veniva spacciato come di alta qualità.
Il carico è stato scoperto dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane e dai militari della Guardia di Finanza in tre container arrivati dal Marocco.
Dopo le analisi di alcuni campioni da parte degli ispettori, è risultata una presenza di ceneri pari all’1,4%, contro un limite previsto di 0,8%.
“Il relativo documento di trasporto – spiega una nota – riportava però l’indicazione “Pellet EN-plus A1” (ovvero pellet di alta qualità, ndr), circostanza che avrebbe consentito di immettere in commercio un prodotto ingannevolmente migliore sotto il profilo qualitativo rispetto alla sua composizione chimica reale. Inoltre, la specifica presenza di un particolare tipo di cenere, avrebbe potuto comportare, peraltro, un potenziale danneggiamento agli impianti termici, riducendone il potere energetico”.
Il legale rappresentante della società importatrice è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Cagliari per aver introdotto nello Stato un prodotto industriale recante segni mendaci, atti a indurre in inganno il compratore sulla qualità del combustibile.
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