Fa ancora discutere il nuovo ospedale che la Giunta regionale vorrebbe realizzare a Sant’Elia con la dismissione del Brotzu e dell’Oncologico. Per prospettare la situazione al personale del Brotzu il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità Doria hanno convocato per domani una riunione, abbastanza irrituale, che ha mandato su tutte le furie l’opposizione.
“Con l’attuale Giunta Regionale della Sardegna si è visto di tutto, in questi anni, ma mai avremmo pensato che arrivasse a tanto, fuori da qualsivoglia regola formale e istituzionale – tuona in un comunicato stampa Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera -. Il presidente e il suo assessore alla sanità infatti fanno convocare una riunione per il 29 giugno con i dipendenti e i sanitari dell’Ospedale Brotzu di Cagliari. Una riunione impropria quanto clandestina senza un ordine del giorno, per la quale si è arrogato il potere di convocare centinaia di persone che peraltro non sono tenute a rispondere a tale inaudita chiamata, ma che si sentiranno minacciate da una eventuale assenza. Per questo si tratta di una iniziativa che va oltre il senso del ridicolo ed è di una gravità assoluta per procedure e modalità, anche per il non detto che richiederebbe una valutazione sulla correttezza legale”.
“Se il presidente Solinas e il suo assessore intendono affrontare il tema della riorganizzazione del lavoro in sanità possono farlo convocando le rappresentanze sindacali e professionali – evidenzia Lai -. A meno che non vogliano parlare di altro? E di cosa, verrebbe da chiedere? Dei fallimenti della sua gestione del sistema sanitario, della sua totale disorganizzazione, del disagio profondo del personale o anche delle difficoltà dei cittadini nel vedersi riconosciuti i diritti violati viste le lunghe liste d’attesa e i reparti inventati e privi di un numero adeguato di professionalità. Ma per dire questo non devono convocare impropriamente nessuno ma dichiarare pubblicamente che sta andando di male in peggio e ormai è al fondo del barile. Sarebbe un atto di dignità che però questa Giunta non farà mai. Ci penseranno, comunque, i cittadini sardi a porgere il conto alle sue ripetute manchevolezze”.
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