(Foto credit: Ailura)

Lo sport come terapia per le persone affette dal Parkinson. 

Di questo si parlerà durante l’incontro “Via col vento”, iniziativa di sensibilizzazione e informazione sul che ANCOS Cagliari in collaborazione con Confartigianato Imprese Sud Sardegna, organizza per la mattinata di sabato 13 maggio, a Cagliari, nell’oratorio Sant’Elia (vecchio Borgo Sant’Elia 134).

L’evento, che vedrà protagonisti i portatori di Parkinson, gli specialisti medici e i maestri dello sport, quali vela, tennistavolo, boxe e danza, mira a sensibilizzare e sostenere le persone circa i disturbi di questa patologia neurodegenerativa.

Lo sport, com’è scientificamente provato, rappresenta una risorsa low-cost che consente di rallentare il processo neurodegenerativo e di migliorare le prestazioni motorie e cognitive delle persone affette dal Parkinson.

“Conosciamo tutti l’importanza della ricerca, ma forse sottovalutiamo il peso che l’attività sportiva, la condivisione e il gruppo può avere nella lotta alla malattia perché insieme ci aiuta – commenta Pietro Paolo Spada, presidente di ANCOS Cagliari – ci si fortifica e ci si fa conoscere. Sappiamo cosa vuol dire fare sport e cosa vuol dire avere questa disabilità”. “Nella nostra regione ci sono più di 5mila persone affette da Parkinson – continua Spada – e la nostra Associazione vuole sostenerli e  rappresentarli, creando quelle condizioni in modo da far capire quali siano le cose utili, come lo sport, per aiutare tutti i malati di Parkinson e non solo”.

Il morbo di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer e si stima che in Sardegna ne siano colpite circa 5.000 persone. Solo nell’area di Cagliari vengono curati oltre 1.000 pazienti.

La patologia di Parkinson è una malattia cronica, progressiva e neurodegenerativa che coinvolge diverse funzioni motorie, vegetative, comportamentali e cognitive, limitando la qualità di vita delle persone colpite. È il più comune dei “disordini del movimento” e si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello diminuisce costantemente a causa della degenerazione di neuroni nell’area chiamata “sostanza nera”. L’età media di insorgenza della malattia è intorno ai 60 anni e i sintomi includono tremore, lentezza dei movimenti, rigidità muscolare e alterazione dei riflessi per regolare l’equilibrio. Inoltre, si associano disturbi non motori come la depressione, il deterioramento cognitivo, la disfunzione del sistema nervoso autonomo e i disturbi del sonno.

Il Parkinson è considerato oggi principalmente una malattia multifattoriale causata dall’interazione tra fattori di rischio genetici ed ambientali. Uno stile di vita corretto e una regolare attività fisica sembrano influire positivamente sull’evoluzione della malattia e ridurre il rischio di insorgenza.

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