Un detenuto è morto nella sua cella nel carcere di Uta. Gli agenti lo hanno trovato impiccato coi lacci delle scarpe. A denunciare il fatto è stato il segretario generale della UilPa Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu.

Ma sul decesso ci sono molti dubbi. L’uomo, che era stato trasferito da Badu e’ Carros nei giorni scorsi, sembra essere legato a doppio filo con l’evasione del boss Marco Raduano.

Per questo è stata disposta l’autopsia, per chiarire se si sia suicidato o sia stato ucciso, e poi sia stato inscenato il suicidio.

L’uomo stava scontando l’ergastolo dopo aver tolto la vita a una intera famiglia a Tempio durante una rapina.

“Sono numerosissimi i tentativi di suicidio, gli autolesionismi, le aggressioni tra detenuti, le aggressioni a danno degli agenti, le minacce di morte, le offese, gli scioperi della fame, ecc. Statisticamente questi numeri consegnano il triste primato al carcere di Uta come l’Istituto dove si verificano più eventi critici nel distretto sardo e lo portano nelle classifiche tra i primissimi in Italia” spiega Cireddu.

Il segretario generale chiede una rifondazione del sistema carcerario isolano, così da permettere maggior sicurezza sia per i detenuti che per gli agenti.

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