Tutto è iniziato con un’intervista al comico, attore e conduttore tv Luca Bizzarri pubblicata sul Corriere della Sera, dove è venuto fuori il tema del politicamente corretto.
“A diMartedì – ha detto Bizzarri a proposito della trasmissione che va in onda su La7, condotta da Giovanni Floris – avevo una battuta sulla Schlein che mi faceva tanto ridere, solo che era greve. Ho pensato: ma perché mi devo far rompere le scatole per una battuta? L’ho tolta, anche se con una certa disperazione. Un vero peccato… Senza dimenticare l’ipocrisia enorme che ci circonda: se la stessa battuta l’avessi fatta sulla Santanché nessuno avrebbe detto nulla”.
L’intervento ha suscitato tante polemiche tra chi sostiene il comico genovese e chi invece difende la nuova segretaria del PD. Tra questi ultimi anche la scrittrice e attivista Michela Murgia, che risponde direttamente a Bizzarri dal suo profilo Instagram, dopo che lo stesso l’aveva citata nelle sue story dicendo – in breve – di non aver mai detto di essere stato censurato ma che “ci sono delle persone che se le prendi in giro un po’ si incazzano, ti prendi delle antipatie”.
“Caro Luca – inizia Murgia – sono contenta di sapere che nessuno ha voluto censurare la tua battuta sulla segretaria del Partito Democratico, a dispetto di quello che scrive il titolo nessuno ti ha chiesto di non toccare Elly Schlein”. E aggiunge ironicamente: “Meno male, perché pensavo che anche i comici fossero a rischio di libertà di parola in questo Paese, come succede ai giornalisti e agli intellettuali invece”. Il riferimento è tutto rivolto al processo allo scrittore Roberto Saviano, al quale la stessa autrice ha presenziato.
Ma c’è dell’altro. Murgia sa bene che Bizzarri si riferisce anche a lei quando parla di “certi intellettuali” e risponde a tono. “Io e la gente come me siamo praticamente il potere occulto che può censurare le tue battute con la sola imposizione di una story su Instagram”, continua la scrittrice. “Sentiti libero di continuare a fare le tue battute becere ed esprimere la tua brillante comicità, però senza fare la vittima”.
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