Più fermate in prossimità dei luoghi di interesse, uno stile univoco e identitario, l’uso di materiali sostenibili, installazioni artistiche, aree ristoro e una gestione mista pubblico-privata: sono questi i temi chiave emersi dalla consultazione pubblica sul progetto del canale navigale Terramaini – La Palma della Città Metropolitana di Cagliari, già finanziato per 1 milione 800 mila euro con fondi del PNRR e in via di attuazione.
“I suggerimenti pervenuti mediante la consultazione pubblica saranno tenuti in considerazione nella redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, attualmente in fase di ultima definizione. Il progetto definitivo è atteso entro la fine di marzo, mentre i lavori saranno appaltati entro la fine di luglio”, annuncia il sindaco metropolitano e di Cagliari Paolo Truzzu”.
La consultazione, effettuata online attraverso la piattaforma di partecipazione pubblica della Città Metropolitana di Cagliari denominata Labmet, ha incluso una prima fase in cui i partecipanti hanno potuto visionare il progetto e rispondere a una serie di domande predefinite e una seconda fase dedicata alla proposta di idee e suggerimenti aperti. Un ulteriore contributo è giunto nell’ambito di un laboratorio svolto in collaborazione con l’organizzazione Urban Center, che ha visto il coinvolgimento di 26 giovani con background accademico multidisciplinare provenienti da Austria, Germania, Romania, Turchia e dal territorio metropolitano.
Il progetto del canale navigabile prevede la valorizzazione della via d’acqua dall’area di Terramaini giunge al quartiere La Palma di Cagliari, con la realizzazione di 6 fermate. Gli utenti hanno suggerito la progettazione di fermate integrative in prossimità del Ponte Vittorio, di Monte Urpinu, del Parco di Terramaini e dello stadio di calcio. Secondo i partecipanti, le fermate dovrebbero essere dotate di aree per il relax, il ristoro e la socialità, di servizi igienici, di punti di osservazione della fauna e di collegamenti con la rete ciclo-pedonale e i parchi di Molentargius e Monte Urpinu. Sul tema della tipologia dei pontili, gli utenti suggeriscono un’omogeneità stilistica tra gli stessi, l’utilizzo di materiali sostenibili, evitando l’uso della plastica, e la scelta di colori compatibili con lo stagno e gli elementi naturali. In occasione del laboratorio sono emerse inoltre le idee della creazione di installazioni artistiche che conferiscano un carattere maggiormente identitario alle singole fermate e della creazione di un biglietto unico integrato per il servizio di navigazione e gli altri mezzi di mobilità urbana.
Per quanto riguarda la modalità di gestione, la preferenza dei partecipanti è ricaduta su un modello di gestione mista che veda un’infrastruttura di gestione pubblica integrata con i servizi offerti dai privati. In merito alla tipologia di funzione, gli utenti ritengono che il canale navigabile possa avere un obiettivo non solo turistico ma anche di integrazione del trasporto pubblico locale già esistente.
“Con questo progetto vogliamo ripensare concretamente e in chiave innovativa una parte della mobilità dell’area metropolitana, offrendo a cittadini, turisti e sportivi un nuovo percorso che da Terramaini arriva fino al Parco Nervi”, spiega il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Umberto Ticca. “Il contributo di tutti coloro che hanno portato le loro idee nel percorso partecipativo è stato importantissimo per lo sviluppo del progetto e rappresenta un’esperienza positiva di coinvolgimento del territorio nelle scelte politiche”.
Il progetto sarà realizzato di concerto con gli altri enti interessati, in particolare il Comune di Cagliari, l’Autorità del Mare di Sardegna, la Capitaneria di porto e il Parco di Molentargius, con i quali sono in corso interlocuzioni in vista della sottoscrizione di un protocollo d’intesa.
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