Nessun ritardo e nessuna colpa per i medici che presero in cura Francesca Debuggias, giovane di 23 anni, che morì poche ore dopo essere arrivata al San Francesco di Nuoro.
La ragazza era stata trasportata al Pronto soccorso nella notte tra il 18 e il 19 luglio 2017 con un ictus in corso.
Lo ha deciso il Tribunale di Nuoro, per voce del giudice Giacomo Ferrando, che durante il giudizio abbreviato ha assolto il medico Teresa Orani e l’operatore della centrale del 118 Sandro Arminu – che assegnò alla ragazza il codice verde – “perché il fatto non sussiste”.
Da parte loro, i genitori della ragazza hanno sempre sostenuto che l’ictus non venne diagnosticato per tempo.
La giovane 23enne era arrivata in ospedale attorno alle 2,30 del mattino, ma il neurologo venne chiamato soltanto due ore dopo. La Tac venne effettuata alle 6 del mattino, quindi la terapia iniziò sei ore dopo il ricovero.
A chiedere l’assoluzione per i due professionisti, anche il pm Giorgio Bocciarelli, che dopo tre richieste di archiviazione e due incidenti probatori nel giudizio abbreviato, aveva confermato che erano stati “seguiti tutti i protocolli”.
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