Tra sette anni la Sardegna conterà appena 70 medici di base in tutto il territorio regionale.

Sono i risultati emersi dall’analisi dell’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani (OCPI) su dati del Ministero della Salute. Il trend negativo riguarda tutta Italia, tant’è che già oggi molti Comuni italiani sono rimasti senza medico di base, soprattutto quelli con meno di 5mila abitanti.

In questi anni, infatti, molti medici stanno raggiungendo l’età pensionabile, ma non ce ne sono altrettanti a sostituirli.

La situazione in Italia

La Lombardia è al primo posto nella classifica nazionale per perdita di professionisti: i 3925 i medici in uscita tra sette anni verranno sostituiti da 1001, con una differenza di quasi 3mila medici. Al secondo posto c’è il Lazio con 2853 medici in uscita e appena 707 professionisti in entrata (-2146), seguito dalla Campania che conterà 2823 medici in uscita a fronte di 777 in entrata (-2046).

Le regioni italiane che faranno meglio di tutte sono: il Molise, dove i 186 medici in uscita verrano rimpiazzati da 126 unità, con una differenza minima di 60 professionisti; il Trentino Alto-Adige, che invertirà addirittura la rotta con 161 medici in uscita e 175 in entrata (+14), insieme alla Valle d’Aosta dove i 52 medici in uscita verranno sostituiti da 56 professionisti (+4).

La situazione in Sardegna

La Sardegna si trova in 12esima posizione nella classifica nazionale, con 719 medici in uscita e appena 70 professionisti in entrata (-649). Un dato che, qualora fosse confermato, metterebbe a serio rischio la garanzia dell’assistenza di base per i cittadini sardi.

È diventato un caso quello del Comune di Teulada, che nel gennaio 2022, in piena pandemia da Covid, è rimasto senza medico di base.

La Regione Sardegna, da parte sua, ha richiamato in servizio i medici già in pensionecom’è accaduto a Uta con il dottor Francesco Pala – e ha proposto di aumentare il numero di pazienti per ogni medico di base da 1500 a 1800, scatenando l’ira dei professionisti che faticano a seguire un numero così elevato di assistiti.

La carenza delle borse di specializzazione

La ragione è nota da tempo: sono le borse di specializzazione a mancare, oltre al fatto che anche i medici di medicina generale devono affrontare un percorso post-laurea di 4 anni.

Ad oggi sono state stanziate 900 borse in più soltanto per i medici di base, ma non basteranno. Secondo le stime, infatti, l’Italia perderà tra i 9.200 e 12.400 medici di base entro il 2028.

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