(Foto credit: Francesca Matta)

Era dal 2019 che tutta la Sardegna aspettava questo momento: il ritorno della Sartiglia, tra i Carnevali più amati da residenti e turisti da ognidove. Anche quest’anno la città di Oristano era gremita di persone che hanno voluto festeggiare un nuovo inizio dopo due anni di pandemia.

Prima della manifestazione, si è osservato un minuto di silenzio per la giovane Chiara Carta, uccisa dalla madre a Silì lo scorso sabato.

I forti applausi, poi si parte in via Duomo con la giostra organizzata dal Gremio dei Contadini. Un grande protagonista: su Componidori Danilo Casula, che ha meritato l’acclamazione del pubblico dopo aver infilzato la prima stella con la spada. Riuscirà a prendere anche la tredicesima con su stoccu, che gli garantirà l’ambito riconoscimento della stella d’oro.

Saranno, appunto, tredici in tutto le stelle infilzate nella prima giornata della giostra. La seconda è del Componidori Giampaolo Mugheddu, che martedì 21 guiderà il Gremio dei Falegnami. La terza stella è stata infilzata dal fratello di Danilo, Michael Casula. Poi è la volta di Marco Cardias, Gianluca Manunza, Graziano Pala, Alessandro Manca e Salvatore Aru. La nona stella è stata infilzata da un’amazzone, Emanuela Colombino, seguita da Francesco Serra, Alessandro Pinna e ancora un’amazzone, Sonia Cadeddu.

In tutto sono state 83 discese alla stella. In chiusura, su Componidori Danilo Casula ha fatto correre con su stoccu anche su secundu Salvatore Montisci e su terzu Bernardino Ecca.

Tra il pubblico, però, non tutti son stati entusiasti della manifestazione che, forse per via dell’alto numero inaspettato, ha visto qualche falla nell’organizzazione: a partire dal passaggio degli spettatori diretti verso le tribune in mezzo a coloro che invece si son presentati ore prima della partenza, in piedi, e che si son ritrovati in un via vai ininterrotto di gente senza godersi pienamente lo spettacolo. 

Poi si è passati alle pariglie, le attesissime acrobazie sui cavalli, che attirano persone da tutta l’Isola e non solo. L’inizio è stato ritardato di più di un’ora, con i cavalieri che sono arrivati in via Mazzini dopo le 17,30 e a causa del buio e della scarsa visibilità, la corsa è stata interrotta dalla Questura alle 18,40. Il tutto si è chiuso con su Componidori che, disteso sul cavallo, ha salutato il pubblico con sa Pippia ‘e Maiu.

Tanti i fischi degli spettatori che, in alcuni casi, hanno pagato anche 40 euro di biglietto per assistere alle pariglie. Ma di oltre cento cavalieri scesi in pista, soltanto una decina hanno regalato uno spettacolo da ricordare.

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