Ha preso il via con la sfilata delle bande musicali Lu Carrasciali Timpiesu, il carnevale di Tempio targato 2023. È il primo di una serie di eventi che vedranno coinvolti tantissime persone, associazioni e il Comune per regalare gioia ed allegria ai partecipanti.

La manifestazione si svolge da domenica 12 a martedì 21 febbraio. Grande attesa soprattutto per domenica 19: ci sarà la sfilata del matrimonio fra il Sovrano Re Giorgio e la sua promessa sposa, la popolana Mannena. Il corteo prevede la presenza di tutti i carri e i gruppi a concorso, maschere estemporanee, gruppi ospiti e l’immancabile Corte del Re.

Il sindaco Gianni Addis ha raccontato ai nostri microfoni l’importanza del carnevale e gli importanti obiettivi per il futuro.

Come si approccia Tempio a questa nuova stagione del Carnevale?

La sensazione è buona. C’è una richiesta, c’è necessità, c’è il desiderio da parte delle persone di tornare alla normalità. C’è molta attesa soprattutto tra i giovani. Il programma si articola in sei giornate con quattro sfilate e con eventi e manifestazioni collaterali, sicuramente molto interessanti accattivanti e simpatiche.

Che tipo di lavoro è stato fatto?

L’attività del carnevale è un lavoro sinergico che vede coinvolta in primis l’amministrazione comunale per il reperimento delle risorse e anche per la definizione dei programmi. Viene fatto un bando nel mese di agosto, quindi chi vuole realizzare i carri si candida, presenta il bozzetto, il bozzetto viene esaminato da una commissione, e lì viene ammesso oppure non ammesso. Dopodiché vengono consegnati gli hangar dove realizzare i carri e viene assegnato un contributo economico. Dal mese di settembre-ottobre parte la macchina con la realizzazione dei carri allegorici e contemporaneamente di tutta la programmazione. Ovviamente noi non provvediamo in maniera diretta, ma c’è il conferimento di azioni e attività ad altre associazioni come la Pro Loco, l’associazione dei carri e dopodiché si esternalizzano anche i servizi relativi alla sicurezza e ad altre attività. 

Lei ha parlato prima della grande attesa, a proposito dell’attesa cosa vi aspettate? 

Tutte le strutture recettive ci segnalano che sono al completo per quelle giornate, per cui è pensabile che comunque tante persone verranno per soggiornare a Tempio per più giorni. Lo spettacolo ha un forte richiamo, l’evento è ormai diventato un appuntamento fisso, è una tradizione per cui chi vuole assistere a un carnevale allegorico sulla scia e sulla scorta dei carnevali più importanti d’Italia deve per forza venire qua. Tra l’altro si dà anche corpo ad un’attività che stiamo portando avanti assieme ad altri 9 Carnevali d’Italia per il riconoscimento da parte dell’UNESCO. Un progetto sicuramente molto importante e sfidante che ci porta a far sì che le cose vengano fatte al meglio.

A proposito del riconoscimento Unesco: questa attività cosa si prevede?

Quello del riconoscimento è un percorso piuttosto lungo e articolato che non si concluderà prima dei due anni. Intanto è stata attivato lo studio delle peculiarità dei vari Carnevali, per far sì che poi venga redatto un progetto da presentare all’UNESCO, sperando possa essere valutato positivamente. Dopo il riconoscimento si aprono a diverse possibilità di finanziamento ulteriore rispetto a quelle attuali, soprattutto da parte del Ministero ma anche della parte della dell’Unione europea. Ci consentirebbe di fare quel salto di qualità che riteniamo auspicabile.

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