(Foto credit: Ansa)

“Aggiungi un pesce a tavola”. È questo lo slogan della campagna di comunicazione firmata Laore che promuove il consumo del pescato locale meno valorizzato e del prodotto ittico proveniente da acquacoltura.

L’iniziativa è dell’agenzia della Regione Sardegna con il servizio Pesca e acquacoltura dell’assessorato dell’Agricoltura. Le attività sono state finanziate dal Programma operativo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020.

La campagna è iniziata ufficialmente l’1 aprile 2022 ed è seguita da 37Comunicazione, aggiudicataria della gara pubblica, per l’ideazione del concetto alla base del messaggio e per la diffusione di tutti i contenuti.

Video, social, giochi, brochure, calendari, videoricette e diversi documentari sui luoghi del pescato in Sardegna come Muravera, Tortolì-Arbatax, Sant’Antioco, Golfo Aranci, Torre Grande e persino nell’entroterra, a Desulo, con l’allevamento di trote.

Per Gerolamo Solina, commissario straordinario di Laore, “la campagna di comunicazione è stata utile per amplificare la voce di un comparto strategico e raggiungere una molteplicità di pubblici, giovani inclusi, con un messaggio fondamentale: la natura, se rispettata, ci ripaga coi suoi prodotti”.

“L’obiettivo principale è stato quello di informare e fornire gli strumenti ai consumatori per la conoscenza di questo settore e di alcuni aspetti trascurati come le produzioni di allevamento e di laguna che sono di altissima qualità”, ha aggiunto Alessandro De Martini, direttore del servizio Sviluppo e sostenibilità delle filiere zootecniche e ittiche di Laore.

“L’acquacoltura, invece – spiegano i vertici di Laore – con i suoi metodi sempre più innovativi e sostenibili, può rispondere in maniera adeguata a tale esigenza, riuscendo a soddisfare le comunità senza depauperare gli habitat naturali. Attualmente i prodotti allevati rappresentano quasi la metà dell’offerta ittica sui banchi dei mercati”.

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