Il contenzioso tra la Red Bull e la piccola cantina dei Muggittu a Mamoiada ha scosso anche l’opinione pubblica austriaca, sede del colosso dell’energy drink.
In tantissimi hanno solidarizzato con il giovane imprenditore Mattia, 23enne, accusato di aver realizzato un “logo troppo simile” a quello dell’azienda austriaca.
“Ho ricevuto centinaia di messaggi di conterranei che mi dicono che questa è la battaglia di tutta la Sardegna contro il colosso mondiale. Ma anche tanti messaggi dagli austriaci che mi hanno sorpreso piacevolmente”, racconta all’Ansa il giovane.
Non solo, il caso è finito anche sul quotidiano più diffuso in Austria, Kronen Zeitung: “Gli spiegherò – continua Mattia – chei buoi sono il simbolo della nostra tradizione vignaiola, a cui ho aggiunto la stele di Boeli, un menhir del neolitico trovato vicino alla mia vigna”.
Il giovane imprenditore, come racconta il suo legale Mauro Intagliata, “si sente come Davide contro Golia, ma sa di avere dalla sua argomentazioni forti che possono spuntarla”.
“La Red Bull – spiega l’avvocato – non ha accolto la nostra lettera che smonta la loro ricostruzione e ha fatto opposizione alla domanda di registrazione del marchio fatta da Mattia il 7 ottobre 2022. Fino a metà marzo abbiamo tempo per la conciliazione, ce la metteremo tutta, poi sarà l’ufficio brevetti a decidere”.
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