Anche la Fials interviene sulla questione denunciata ieri dalla USB Sanità Sardegna dello spostamento del Serd di Quartu Sant’Elena a Cagliari. Lo fa con una lettera aperta indirizzata al Prefetto di Cagliari Giuseppe De Matteis, Al Direttore Generale ASL 8 Cagliari Marcello Tidore e ai sindaci di Quartu Sant’Elena Graziano Milia e di Cagliari Paolo Truzzu.
“Un amaro regalo sanitario di inizio 2023”, scrivono i segretari Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia Na proposito della chiusa del SerD Servizio Dipendenze di via Cavour a Quartu Sant’Elena e del trasferimento di tutta l’attività presso quello di via dei Valenzani a Cagliari.
“In questi giorni, sono tantissime le segnalazioni che arrivano alla scrivente Organizzazione Sindacale FIALS, da parte di cittadini preoccupati ed indignati per tale situazione. La FIALS non condivide questa ennesima scelta, estremamente ottimistica sulle sue eventuali ricadute organizzative positive, che ottiene invece, paradossalmente, l’effetto di depotenziare l’offerta sanitaria destinata alla popolazione del comune Quartese nonché dei territori della Trexenta, del Sarrabus Gerrei e del Parteolla”.
Il sindacato coglie l’occasione per rammentare a chi di competenza che il “Programma Regionale di Interventi nel Settore delle Dipendenze” di cui alla D.G.R. 12/3 del 27.03.2007 prevede inderogabilmente un SerD in ogni distretto della ASL e che eventuali scelte difformi vanno in direzione contraria a quanto previsto attualmente dalle norme vigenti.
“Tale scelta del legislatore andava incontro alle crescenti esigenze sanitarie proprie dei pazienti affetti da dipendenze patologiche e comportamentali, di per sé patologie estremamente delicate con forti ed importanti ricadute sociali. Inoltre, non va sottovalutato il fatto che questa riorganizzazione colpisce negativamente sia i dipendenti in organico nella struttura di via Cavour, sia quelli in organico in via dei Valenzani. In entrambe le sedi, l’impegno e la dedizione del personale sanitario al lavoro sono eccellenti, ma bisogna ricordare che molti sono già gravati da riconosciute patologie invalidanti o con limitazioni assegnate dal competente medico del lavoro. Senza considerare l’aumento esponenziale dei carichi di lavoro per il centro di via dei Valenzani, con evidenti ripercussioni sulla qualità dell’assistenza stessa”.
“Questa scelta scellerata ha il primato di essere riuscita ad indignare sia la popolazione sia la stessa politica sarda, prova ne siano le numerose interrogazioni in merito da parte di diversi consiglieri regionali. Siamo proprio sicuri che per i pazienti e le loro famiglie, non fosse possibile individuare un’altra soluzione meno penalizzante del disagio rappresentato dalla chiusura, visto che per molti di loro sarà impossibile recarsi in quello di via dei Valenzani? Possibile che non sia stato individuato per tempo e nelle vicinanze dello stesso, un adeguato locale alternativo?”.
Per quanto sopraesposto la FIALS, a tutela della popolazione interessata e del personale sanitario coinvolto, chiede alla Direzione Generale della ASL Cagliari di “rivedere il trasferimento del SerD e individuare, con la massima urgenza, un locale idoneo ad accogliere questo importante centro di assistenza sanitaria”.
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