Di questo passo, con la carenza di pediatri nel Cagliaritano, i genitori dovranno portare i figli al pronto soccorso per un mal di gola o una influenza. O per chiedere il certificato medico per farli rientrare a scuola. È la denuncia emersa dalla manifestazione che si è tenuta questa mattina a Cagliari davanti all’assessorato regionale della Sanità, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla carenza di pediatri nel distretto dell’area vasta del capoluogo dove circa 3mila bimbi rischiano di restare senza assistenza.
Durante il sit-in – al quale hanno partecipato genitori e diversi esponenti del centrosinistra – è emerso infatti che nell’area vasta i pediatri sono attualmente 11, di cui due sono andati in pensione e una sta per andarci.
“Il massimale per i pediatri è molto più basso rispetto ai medici di libera scelta per gli adulti – ha spiegato all’Ansa la consigliera comunale del Pd Camilla Soru – e le pediatre che sono andate in pensione avevano tutte oltre 1000 pazienti, quindi, erano già tutte in deroga al massimale. Ora occorre organizzare e capire come intervenire sulla programmazione che riguarda tutta la Sardegna. Occorre agire in fretta perché si sta consumando un dramma di migliaia di famiglie che devono far rientrare i propri figli a scuola dopo che sono stati malati a causa dell’influenza o del Covid”.
Stamattina erano presenti anche le consigliere comunali del centrosinistra Giulia Andreozzi e Marzia Cilloccu che hanno presentato un odg nel quale il Sindaco Paolo Truzzu e la giunta comunale ad “attivarsi con le autorità competenti affinché sia garantita ai bambini e alle bambine di Cagliari un’adeguata assistenza sanitaria, attraverso la nomina di un congruo numero di nuovi pediatri e intervenire con la Asl di Cagliari e la Regione Sardegna per trovare una soluzione che consenta di far fronte all’assenza di pediatri a Cagliari”.
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