I rilievi della Ragioneria generale dello Stato non sono un problema tecnico ma politico: la nuova norma costituzionale è entrata in vigore da appena 24 giorni e già si cerca di arginarla mettendo zeppe su una delle pochissime norme di questa legge finanziaria che parla di insularità. È un pessimo segnale, la conferma che la Regione deve aprire subito un confronto serrato col Governo nazionale per affrontare il tema”. Così il presidente della Commissione speciale per l’insularità del Consiglio regionale Michele Cossa.

“Sapevamo già che la partita sarebbe stata tutt’altro che semplice, oggi ne abbiamo avuto una prima conferma. Il principio di insularità è dirompente, una vera rivoluzione costituzionale che già qualcuno cerca di fermare. Sappiano che non ci riusciranno, perché dovranno combattere contro l’intera Sardegna”, conclude Cossa.

A rassicurarlo il deputato dem Sivio Lai della Commissione Bilancio e primo firmatario dell’emendamento approvato nella Legge di Bilancio: “La normativa sulla insularità non corre alcun rischio: la commissione bilancio ha già analizzato le osservazioni della Ragioneria Generale dello Stato, alcune le ha accolte, altre ha ritenuto non fossero condivisibili, e quella riguardante l’emendamento 143.01 è tra queste ultime”.

“La proposta della Ragioneria – spiega Lai – riguardava lo spostamento dal Mef alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Fondo nazionale per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità per facilitare l’utilizzo del Fondo in ragione dell’assenza di norme attuative. In realtà al Fondo possono confluire nuove o preesistenti risorse nazionali ed europee che devono essere finalizzate attraverso le indicazioni che emergeranno dalla Bicamerale e che diventeranno legge del Parlamento. Per questo la Commissione ha ritenuto, come in altri casi nello stesso documento, di non raccogliere la proposta della Ragioneria e mantenere la volontà politica espressa dai gruppi parlamentari”.

“L’auspicio – ha concluso Lai – è che l’istituzione della bicamerale avvenga nel più breve tempo possibile perché i Livelli Essenziali delle Prestazioni per le regioni insulari nel campo dell’istruzione, della sanità , delle infrastrutture e dei trasporti come degli obblighi dello Stato in materia di giustizia e sicurezza emergano in maniera vivida e chiara e trovino soluzione”.

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