La norma sull’insularità prevista nella Legge di Bilancio non convince la Ragioneria di Stato, che l’ha definita “di difficile attuazione”.
Ma non è la sola ad essere stata bocciata. Tra le altre, anche l’emendamento da mezzo miliardo per i Comuni, stralciato per mancanza di coperture, così come il bonus per i diciottenni per cui è stata richiesta una puntualizzazione necessaria a specificare il destino dei nati nel 2004 che riceveranno il bonus nel 2023 e dunque con l’attuale normativa.
Una giornata di forti tensioni tra maggioranza e opposizione.
Stando sulla Sardegna, la norma sull’istituzione del “Fondo Nazionale per il contrasto agli svantaggi derivanti da insularità”, con una dotazione pari a 2 milioni annui per il triennio 2023-2025 è suddiviso in Fondo per gli investimenti strategici e Fondo per la compensazione degli svantaggi. Secondo la Ragioneria di Stato, però “la norma risulta di difficile attuazione mancando anche di strumento attuativo. In mancanza delle modifiche da parte dell’amministrazione di settore, difficilmente potrà essere attuata”.
L’opposizione chiede poi di bocciare la misura riguardante la caccia di animali selvatici in città sulla quale è arrivato lo stop della presidenza.
Dopo la discussione generale, poi, ci sarà il voto per il previsto rinvio in Commissione per la correzione della misura sui Comuni che secondo la maggioranza sarebbe entrata per errore in manovra e non coperta. L’opposizione, invece, sostiene che sia stata coperta e dunque stralciata solo per ragioni politiche.
Per quanto riguarda il bonus per i diciottenni e lo smart working per i fragili, viene proposta una nuova formulazione con l’annessa copertura per prevedere le sostituzioni dei professori ai quali venga concessa la modalità di lavoro agile.
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