Dal divieto dei bivacchi a dell’accattonaggio, passando per il divieto di vendita di materiali per strada in modo insistente frapponendosi tra sportello e abitacolo dei mezzi in fase di parcheggio. Ma anche dall’introduzione del DASPO per chi persevera nel disturbare e oltraggiare la città, al divieto di bere alcolici e superalcolici per strada o in piazza, se non seduti nei tavoli delle attività commerciali. Con lo strumento del DASPO (nato per le manifestazioni sportive), potrà essere limitata anche la presenza dei parcheggiatori abusivi che talvolta minacciano chi si appresta a sostare senza cedere al ricatto dell’elemosina in denaro.
E’ quanto prevede il Regolamento di Sicurezza e Polizia Urbana appena licenziato dalla competente Commissione comunale presieduta da Marcello Polastri. La proposta dovrà passare presto al vaglio della Commissione comunale Statuto e Regolamenti, infine in aula consiliare, probabilmente già domani sera, per la discussione.
Il documento definitivo sostituirà il precedente Regolamento che risale al 1931 ed è ancora oggi in vigore, pur con sostanziali modifiche apportate allo stesso dalla Giunta Truzzu. Modifiche che stamani sono state ulteriormente riviste e in alcuni casi “rafforzate” e inserite in un corposo emendamento al regolamento. Il tutto per rafforzare il concetto di sicurezza urbana.
“Non un sistema punitivo bensì una proposta di comportamenti rispettosi della città, da vivere meglio per tutti, come “ospiti di un luogo ricevuto in eredità e da tramandare” ha detto Marcello Polastri in apertura di seduta.
L’emendamento a firma della Commissione introduce per tutto l’anno il divieto di fumare e di portare oggetti monouso nelle spiagge cittadine, sia nel periodo estivo che invernale. Il regolamento pone altri stop ad altre cattive abitudini: “Basta con l’utilizzo smodato di materiali esplodenti o pirotecnici tutto l’anno, perché non è solo a Capodanno, ad esempio per misteriose ricorrenze, che animali e volatili muoiono di crepacuore con certi scoppi – ha aggiunto Polastri – perché tutti ormai sappiamo che i botti festeggerebbero finanche l’arrivo di certe sostanze”.
Il regolamento sicurezza e il mega emendamento pongono l’accento su altre criticità della città di Cagliari. Tra tutte il divieto di abbandono dei rifiuti accanto ai cesti porta rifiuti, passando anche dall’individuazione di 24 “zone rosse”. Siano esse piazze, stazioni, cimiteri, luoghi di culto, edifici di pregio, ospedali, questura, in generale le zone nelle quali c’è maggiore afflusso di persone. Aree cittadine da rendere maggiormente vivibili all’insegna della tranquillità, come ad esempio il centro storico e in particolare il quartiere Marina.
Inoltre chi si macchia di comportamenti contro il Regolamento in certe zone della città, dovrà per forza di cose essere allontanato da quei luoghi. In violazione a questo obbligo, oltre alla sanzione pecuniaria, scatta infatti anche l’allontanamento fisico del soggetto, in un’attività coordinata dalla Questura.
“Oggi è un giorno importante perché ha prevalso la necessità di tutelare la fruibilità della città da parte di tutti – spiega Polastri -. Mi spiace che dopo aver teso la mano all’opposizione, dopo aver ascoltato e apportato alcune modifiche da essa proposte, alcuni colleghi abbiano votato contro. Il torto è stato fatto alla città, ma probabilmente andremo avanti compatti con un voto contro la mala-movida e contro chi non ama Cagliari quando la deturpa. Spetterà alla Polizia Locale, alla quale daremo uno strumento operativo, far rispettare le regole stabilite dal regolamento per dare sicurezza e serenità ai cagliaritani che sapranno di poter vivere in un ambiente pubblico controllato. Ma, ancor prima, la votazione nell’aula consiliare a Palazzo Bacaredda”.
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