La Sardegna è una destinazione ancora inesplorata dal turismo o almeno lo è solo in piccola parte. Un turista su 8 visita poco più del 10% dell’isola e solo il 20% dei turisti decide di andare oltre e visitare il resto. È quanto emerso dal report Sardegna HoS Trend di Viaggio di Eager Analytics, il tool di analisi di Eager srl, azienda tecnologica sarda specializzata in analisi dei flussi turistici e presentata al Networking Jam Session a Cagliari, il primo incontro tra professionisti del settore, dedicato ai dati del turismo.
Secondo i dati del 2022, l’81% degli spostamenti turistici in Sardegna si concentrano su una superficie di 3.005 km². Chilometri che “corrispondono al 12% della superficie che viene regolarmente visitata per finalità turistiche, 24.090 km² circa – spiega Carlo Gaspa, Ceo di Eager – ovvero quella in cui è posizionato un sito di interesse o un’attività economica legata al settore turistico, escludendo quindi spostamenti legati ad altre ragioni o dal motivo incerto”. Una superficie che equivale, a “quasi l’esatta estensione della Provincia di Oristano (2.990 km²) o due volte la Provincia del Medio Campidano (1.516 km²), province tra le meno battute. Un carico turistico che si concentra soprattutto nel nord est dell’Isola e sulle coste”.
Trend viaggi estivi in Sardegna 2022
Cresce la domanda turistica soprattutto in estate con il +26% di variazione degli spostamenti rilevati dall’analisi rispetto al periodo estivo dell’anno precedente.
Rimangono invariate le posizioni sul podio delle mete che registrano la maggiore affluenza di visitatori, con sorprese a sud dell’isola sulle destinazioni emergenti. Olbia, Cagliari e Alghero le destinazioni in testa, per quanto “la prima presenta una fortissima stagionalità che si concentra quasi interamente nei mesi da giugno ad agosto con il 90% delle richieste, la seconda e la terza, diversamente, raccolgono percentuali più consistenti spalmate di più tra i mesi primaverili e autunnali. Tra queste, Cagliari è tra le mete che è cresciuta di più in termini percentuali – soprattutto nei mesi di gennaio ed aprile -, seguita da Stintino”.
Nella classifica delle destinazioni più gettonate seguono quindi Stintino, La Maddalena, Dorgali, Orosei, Arzachena, Baunei e Siniscola.
Le mete emergenti in Sardegna del 2022
Tra le mete emergenti in Sardegna, spiccano soprattutto le destinazioni a sud dell’isola: Villasimius (+19%), Castiadas (+18%) e Domus De Maria (+18%). Seguono Muravera, Sant’Antioco e Pula. Tra le destinazioni interne che hanno registrato tassi di crescita più interessanti: Aritzo (+17,28%), Seulo (+38,16%) e Aggius (+46,3%).
Turismo regionale in crescita nel post pandemia
In generale, continua il trend positivo dei viaggi rilevato per la Sardegna, con una crescita della domanda estiva del +26% rispetto al 2021, generata soprattutto dai mesi estivi.
Permangono alcuni trend che sono emersi durante il periodo della pandemia le persone si muovono di più nel contesto regionale e pianificano sotto data, con un aumento degli spostamenti dei residenti nel territorio del +17% rispetto al 2021.
Cresce l’interesse per i viaggi culturali con +15% di accessi a siti culturali per singolo utente: Barumini, Tharros, Nora, Santa Cristina le top attrazioni dell’isola. Registrano percentuali consistenti di crescita sia le mete naturali e all’aria aperta, come ad esempio il Parco Regionale di Porto Conte, il Parco Nazionale dell’Asinara e l’isola di Tavolara che i luoghi della cultura “indoor”, tra cui il Museo Civico Giovanni Marongiu, Porto Flavia e il Compendio di Garibaldi.
Alcuni dei luoghi che hanno adottato sistemi di prenotazione e gestione dei flussi controllati, registrano non solo un aumento della domanda, ma anche – a ricaduta – una crescita di tutta l’area circostante e migliore ridistribuzione dei flussi, come nel caso di Cala Goloritzè, dove la gestione controllata degli accessi e il sistema di prenotazione online ha consentito la crescita delle mete alternative consigliate come Cala Mariolu, Cala Sisine e Cala Biriala.
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