A due giorni dal maltempo di criticità elevata che ha investito l’Oristanese e l’alto Medio Campidano si fa sempre più chiaro il quadro dei danni che ha colpito soprattutto i territori e le aziende agricole tra Arborea, Terralba, Marrubiu e San Nicolò d’Arcidano.
“Non solo l’acqua, ma il vento e le trombe d’aria sono state la vera causa che ha portato ad avere centinaia di migliaia di euro di danni. Una prima stima che per adesso interessa le serre e i tunnel scoperchiati, abbattuti o fortemente danneggiati a cui si dovrà aggiungere tutto il prodotto perso (funghi e orticole), che proprio dentro queste strutture era prossimo al raccolto”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Oristano, Tonino Sanna, a poco più di 48 ore dall’evento calamitoso, nel delineare un bilancio di massima di quali sono stati i danni nel comparto agricolo.
“La crisi climatica – ha aggiunto il presidente – ci pone di fronte a questi eventi che ormai non hanno più il carattere dell’eccezionalità, ma che purtroppo dobbiamo mettere in conto quando avviamo la programmazione produttiva tra le voci di spesa o di perdita che andranno a incidere sul bilancio finale della stagione agraria. Sul versante delle attività che competono alle istituzioni, chiediamo che da subito le strutture di settore della Regione Sardegna si attivino per fare una verifica dettagliata dei danni nelle aziende”, ha concluso Sanna.
I Comuni di Arborea e Terralba hanno intanto già deliberato sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale, mentre gli altri Comuni della zona dovrebbero fare lo stesso nelle prossime ore.
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