Il mondo dell’archeologia italiana e sarda piange Luca Restelli.
Il trentenne archeologo, originario della provincia di Cremona, è morto in un incidente stradale avvenuto nella notte di domenica scorsa in Lombardia.
Una tragica notizia, che arriva all’improvviso, per tanti colleghi e tutti coloro che lo hanno conosciuto nel corso degli scavi di Nora, la sua prima grande esperienza in campo archeologico.
“Se ne va nel modo più terribile e inaspettato un ragazzo fuori dall’ordinario, un allievo, un amico, un fratello; uno dei figli di Nora, che da Nora ha preso e appreso, ma a cui ha saputo anche dare”, scrive in un post la Missione archeologica a Nora dell’Università di Milano. “Non solo dare picconate, non solo dare il suo corpo e la sua mente. Luca a Nora ha dato sorrisi, ha dato passione, ha dato felicità e spensieratezza, ha dato i suoi sogni e amore incondizionato ed eterno. A Nora ha dato l’anima, come l’ha data a tutti noi dal primo istante in cui l’abbiamo conosciuto. Oggi è un giorno molto triste per tutti noi, per l’archeologia e per il nostro piccolo mondo, ma domani il sole splenderà più forte di prima e noi lo guarderemo col sorriso, perché è questo che tu ci hai insegnato, caro Luca. Che la terra ti sia lieve, come è sempre stata per te”.
Parole di cordoglio anche dalla Soprintendenza di Cagliari: “Ci stringiamo con sincero affetto agli amici e colleghi della missione archeologica dell’Università di Milano e alla famiglia di Luca Restelli, venuto a mancare tragicamente la scorsa notte. Per anni Luca ha contribuito con passione e professionalità alla ricerca e allo studio dell’area archeologica di Nora, a cui era particolarmente legato. Oltre alle indubbie capacità di giovane, ma ormai consolidato ricercatore e studioso, ci mancheranno la disponibilità, la gentilezza e il sorriso con cui affrontava il lavoro e la vita”.
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