Animalisti e ambientalisti contro l’abbattimento di 200 volatili del parco di Monte Urpinu a Cagliari. La decisione presa dalla Asl, dopo il caso dei pavoni trovati morti, ha scatenato le vibranti proteste di tantissime persone.
“L’uccisione non può essere la soluzione ai problemi. Il diritto alla vita è anche degli animali di Monte Urpinu – sostiene la Lega antivivisezione (Lav) di Cagliari – Esistono altre soluzioni, come isolare gli animali“.
Ecco il perché del sit in tenuto a Cagliari nel pomeriggio, proprio di fronte all’ingresso del parco di Monte Urpinu.
Per il Grig (Gruppo di intervento giuridico) la mattanza è da evitare e c’è da capire come sia arrivata l’influenza a Cagliari. “Abbiamo inoltrato alle amministrazioni pubbliche una specifica istanza di accesso civico e informazioni ambientali per comprendere gli effettivi ambiti di un focolaio di influenza aviaria abbastanza singolare. Come è arrivata lì nel parco comunale di Monte Urpinu, vista l’assenza di rilevanti rischi in Sardegna indicata dal piano nazionale di sorveglianza?”.
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