Via libera alla realizzazione del nuovo viale Trieste, primo lotto. La conferenza dei servizi ha dato l’ok operativo per il tratto che va da piazza del Carmine all’intersezione con via Roma, dove sorgerà una nuova piazza.
Ci saranno però alcuni vincoli da rispettare. Per quanto riguarda la parte archeologica, la Soprintendenza ha imposto che “tutti gli interventi di scavo e movimenti di terra dovranno essere effettuati con la sorveglianza continuativa di un archeologo in possesso dei requisiti di legge, con spese a carico della committenza”.
Sul piano architettonico, invece, è stato bocciato l’utilizzo del legno per i cosiddetti “pocket spaces”, elementi di arredo urbano inseriti nel progetto. “Tale finitura – si legge nel parere presentato – stride con l’assetto tradizionale lapideo che da sempre ha caratterizzato il viale alberato, esempio di decoro che trae dalla tradizione novecentesca dei viali alberati; inoltre, si ritiene che” il legno “non garantisca (anche ai fini della durabilità) il carattere di stabilità del decoro che si vuole raggiungere, con il pericolo concreto che dopo poco tempo gli agenti atmosferici aggrediscano tali elementi e ne accelerino il degrado”.
Per quanto riguarda il taglio degli alberi, che verranno sostituiti, perché considerati pericolosi, non c’è stata alcuna opposizione dalle parti competenti per la Tutela del paesaggio, che hanno scritto: “L’intervento risulta migliorativo della situazione attuale e questa Soprintendenza esprime parere favorevole al progetto nel rispetto delle prescrizioni sopra esposte, nella parte relativa al profilo monumentale, che sono da intendersi tassative”.
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