Questa mattina alle 11,30 le scuole di tutta l’Isola, dalle primarie alle superiori, scendono in piazza in solidarietà delle donne iraniane che da tre settimane ormai manifestano contro le violenze e la restrizione dei diritti umani attuate dal regime in Iran, dove la giovane 22enne Masha Amini ha perso la vita in carcere. La sua colpa? Non aver indossato correttamente il velo islamico.
Per questo gli studenti e i docenti che parteciperanno alla manifestazione indosseranno una maglia nera con la scritta “Masha”, portando con sé striscioni, veli colorati e osserveranno cinque minuti di silenzio.
L’iniziativa è partita dal Polo tecnico “Devilla” di Sassari e che ha coinvolto quasi tutte le scuole isolane.
“L’iniziativa è partita dagli insegnanti, che davanti ai gravissimi avvenimenti che si stanno verificando in Iran, hanno voluto lanciare un segnale – spiega all’Ansa Nicoletta Puggioni, dirigente del Polo tecnico Devilla -. L’argomento è stato affrontato nelle classi con video e materiale informativo, ripercorrendo la storia dell’Iran dal 1979 a oggi, per far capire cosa stia succedendo e perché. Poi si è pensato di organizzare una manifestazione e coinvolgere anche le altre scuole. Abbiamo pensato che con dei flash mob in ogni istituto l’eco della protesta iraniana, delle voci delle donne che rischiano la loro vita, possa arrivare meglio in ogni quartiere, in ogni famiglia”.
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