Prosegue il percorso di ricerche, studi e lavori che hanno coinvolto architetti, ingegneri universitari e tecnici militari. In questo settore, UniCa è all’avanguardia in Italia nella collaborazione con la Difesa per riqualificare edifici e aree militari.
La conferenza tenutasi ieri, lunedì 12 settembre, nella caserma De Murtas ha messo in luce i progetti di riqualificazione architettonica e funzionale dell’ex Ospedale militare, coordinati per Unica da Donatella Rita Fiorino con gli specialisti del Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura, Università di Cagliari), e da Pasqualino Iannotti (MinDifesa), nell’ambito della collaborazione avviata nel 2018 tra Università e ministero della Difesa.
Durante l’incontro sono state inaugurate le nuove teche museali, ideate dagli studenti di Architettura, allestite nella Sala Satta del complesso di San Michele, anche grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, dell’Istituto Italiano dei Castelli e di Assfort. Inoltre, è stata ratificata la convenzione sanitaria tra Università, Dipartimento militare di medicina legale e Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari.
All’evento, patrocinato anche da Comune, Fondazione di Sardegna e Istituto italiano dei castelli, hanno preso parte il rettore Francesco Mola, i prorettori Gianni Fenu e Fabrizio Pilo, Donatella Rita Fiorino, Giorgio Massacci (direttore Dicaar), il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu e Chiara Seatzu (direttore generale Aou). Per il Segretariato generale della Difesa e Direzione nazionale degli armamenti sono intervenuti i generali Giancarlo Gambardella e Massimo Barozzi con i colonnelli Pasqualino Iannotti e Stefano Ciancia.
Si consolida la partnership tra accademia e comandi della Difesa in città e nazionali. Il nuovo protocollo di intesa impegna ateneo, Dipartimento militare di medicina legale e Aou Cagliari. L’intesa quadriennale tra ateneo, Aou, e Dipartimento militare di medicina legale di Cagliari, prevede la condivisione di corsi di aggiornamento e formazione per specializzandi universitari e personale sanitario militare, attività congiunte di ricerca e utilizzo di locali, strutture e attrezzature scientifiche. L’ateneo potrà estendere maggiormente la propria rete formativa nei corsi di laurea di Medicina e delle sue scuole di specializzazione. Seminari, workshop, corsi e ricerche comuni, consentiranno al Dipartimento militare di migliorare la professionalità di medici, infermieri professionali, tecnici di radiologia, biologi e psicologi. L’accrescimento delle capacità sanitarie del personale militare e civile in città è strategico anche in termini di salute pubblica, visto l’impiego in casi di emergenza pubblica (come durante la pandemia. Da qui, l’esigenza degli aggiornamenti assieme agli esperti dell’Aou e dell’Università di Cagliari.
“L’Ateneo – ha rimarcato con orgoglio il rettore – continuerà a mettere tutto il suo impegno per dare vita a un progetto di lungo termine, capace anche di generare un nuovo modello di sviluppo. L’accordo restituisce il senso della nostra responsabilità sociale”. La professoressa Fiorino ha sottolineato che “la struttura permette l’utilizzo comune degli spazi e la condivisione delle competenze. Gli spazi residuali sono esempio virtuoso e modello di valorizzazione adottabile anche in altri casi. E va ricordato il lavoro svolto dalla Direzione lavori e demanio, e in particolare dal colonnello Iannotti, facilitatore dei rapporti con le istituzioni militari”. Il colonello Ciancia e il generale Barozzi hanno contraccambiato e citato la “virtuosa sinergia, sintesi di una strategia vantaggiosa per tutti noi”. Il generale Gambardella ha testimoniato il valore della rete creata dalla Difesa con vari atenei in ambito nazionale: “L’Università di Cagliari ha per noi un ruolo principale e fondante. Se le istituzioni dello Stato lavorano insieme, arrivano i risultati migliori: la parola d’ordine sinergie rende bene l’idea”. Il colonello Iannotti ha citato Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”. Paolo Truzzu ha ringraziato Università ed Esercito per “la risposta data ai cittadini con un ospedale che diventa più fruibile”. Infine, Marianna Orrù (Fondazione di Sardegna) ha evidenziato “l’importanza di quanto fatto in termini di valorizzazione dell’infrastruttura militare: le nuove teche della sala Satta dimostrano il bel lavoro degli studenti”.
Nel bouquet dei lavori di riqualificazione sono stati coinvolti i ricercatori del Dicaar Marcello Schirru, Vincenzo Bagnolo, Donatella Rita Fiorino, Giuseppina Vacca, Francesco Viola, Roberto Deidda, Silvana M. Grillo, Elisa Pilia, Andrea Frattolillo e Costantino Mastino.
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