Destinare maggiori risorse a chi sta subendo di più la crisi, lavoratori e pensionati. È il primo appello della Uil Sardegna accolto dal Presidente della Regione, Christian Solinas, intervenuto al congresso regionale del sindacato.

“Le misure annunciate dal Governo nella decontribuzione dell’1% dei lavoratori fino a 35.000 euro di reddito e l’anticipo della rivalutazione del 2% per le pensioni da ottobre a dicembre sono importanti ma insufficienti – spiega il Presidente – Condivido la richiesta di assicurare una parte consistente delle risorse del PNRR alle regioni più deboli e di accelerare la spesa dei fondi della coesione per ridurre i divari tra Nord e Sud, così come condivido la richiesta di superamento del precariato, di tassazione degli extraprofitti anche alle aziende non energetiche, e di riduzione della pressione fiscale per tutti i contribuenti, ad iniziare dalle retribuzioni più basse e dalle pensioni. Di tutto questo la Sardegna ha bisogno, e questo chiederemo tutti uniti al nuovo Governo ormai prossimo”.

Al centro dell’intervento del Presidente anche il tema della continuità territoriale e la questione energetica. “Continuiamo a portare avanti una politica che finalmente dia alla Sardegna certezza nei suoi diritti alla continuità: è un problema che interroga l’Unione Europea, lo Stato italiano. La Sardegna – ha proseguito il Presidente – ha diritto non solo a linee aeree adeguate, in termini di frequenza e di aeromobili, ma anche ad una tariffa unica che consenta a noi di andare verso il resto del mondo, ma anche al resto del mondo di venire verso di noi. Sui trasporti, sulla continuità territoriale, non può essere lasciato tutto al libero mercato, come vorrebbe l’Unione Europea”.

Tutti problemi da porre con decisione all’attenzione del nuovo Governo con cui secondo il Presidente Solinas occorre riallacciare immediatamente una interlocuzione, specie sul tema energetico. Su tutti questi temi, ha proseguito il Presidente, “credo che il sindacato e la politica regionale possano e debbano in questo particolare momento storico sedersi attorno ad un tavolo. La Regione accoglie per intero la sfida della collaborazione stretta con le Parti sociali, con il mondo sindacale, per scrivere insieme non solo l’utilizzo delle risorse oggi disponibili, ma per provare a tracciare le prospettive per la Sardegna dei prossimi decenni”.

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