È iniziato il nuovo anno scolastico e si contano già i posti vacanti dei docenti di ruolo: in tutta Italia si parla di 200mila cattedre. A denunciare il fatto sono le sigle sindacali di Anief, Cisl, Gilda, Uil e Anp.
“Il quarto anno scolastico dell’era Covid si apre con gli stessi problemi di sempre e le con proposte ripetutamente inascoltate – afferma Rino Di Meglio, coordinatore Gilda -: il fenomeno del precariato è sempre fuori controllo, con difficoltà enormi, soprattutto al Nord, nel reperire i docenti necessari; stipendi ai minimi storici, con un tasso di inflazione galoppante che renderà le buste paga ancora più leggere; incombenze burocratiche che sottraggono tempo prezioso all’attività didattica, unico vero compito che gli insegnanti dovrebbero essere chiamati ad assolvere; classi sovraffollate e strutture fatiscenti, soprattutto al Sud”.
In Sardegna, la situazione non è da meglio. Secondo le stime dell’Ufficio scolastico regionale si contano ben 2mila posti vacanti che verranno assegnati ai supplenti che hanno fatto domanda per accedere alle Gae (Graduatorie ad esaurimento), Gps (Graduatorie scolastiche provinciali) e Gi (Graduatorie interne d’istituto).
Nonostante i concorsi banditi quest’anno, con tante polemiche rispetto ai contenuti e alle modalità di espletamento delle prove, nell’Isola sono appena 700 i nuovi docenti di ruolo. Numeri, va da sé, del tutto insufficienti a coprire la domanda.
Per Ivana Barbacci della Cisl, “le cattedre in alcuni casi verranno coperte sotto al 50% rispetto alle disponibilità offerte dal ministero dell’Economia e bisognerà ricorrere a contratti a tempo determinato”. La sigla Anief, con Marcello Pacifico, lamenta il taglio agli organici Covid: “Per due anni la scuola ha avuto un organico aggiuntivo a prima di 80mila persone tra docenti e Ata, poi di 40mila, invece quest’anno sembrerebbe che non ce ne sia bisogno, ma non è così”. Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe D’Aprile, segretario Uil Scuola: “L’organico Covid non verrà rinnovato, nessuna concessione relativa all’organico di fatto aggiuntivo rispetto allo scorso anno, le graduatorie Gps sono piene di errori e il contratto di lavoro non è stato rinnovato. Nonostante tutto il personale il primo settembre si recherà a scuola con la consueta dedizione e professionalità. Chiederemo ai segretari dei partiti politici, il prossimo 8 settembre in un incontro unitario organizzato a Roma, qual è la visione della scuola e soprattutto quali saranno gli interventi immediati previsti nei loro programmi”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it