Le domande per gli indennizzi regionali per gli allevatori sardi del comparto ovicaprino scadranno il prossimo 26 settembre. Il contributo è di 7,30 euro a capo per compensare i maggiori costi dovuti all’acquisto di mangimi, concimi, gasolio ed energia elettrica. C’è però un limite, fa notare il presidente del Centro Studi Agricoli Tore Piana: “A leggere bene le note applicative del bando, balza da subito evidente una grossa ingiustizia, che va a escludere totalmente tutti i giovani di età sino a 40 anni, che si sono insediati il 1° gennaio 2022 nell’azienda di famiglia attuando il ricambio generazionale, che tanto viene sbandierato da tutti”.

Il riferimento è al decreto regionale n.2018 DEC A 39 del 23.06.2022 e alla rettifica dell’Agenzia Laore Sardegna della determinazione n. 602/2022 e successiva integrazione del bando per la concessione di aiuti a favore del comparto ovicaprino, previsti dalla L.R. 9 marzo 2022 n. 3 comma 7 e dalla deliberazione della Giunta regionale n. 13/41, del 15 aprile 2022, cui viene riconosciuto il contributo soltanto a chi deteneva il bestiame alla data del 31 dicembre 2021 e che gli stessi siano condotti in continuità alla data della presentazione della domanda.

“Vengono così  esclusi ben 700 giovani, che hanno aperto partita Iva il 1° gennaio 2022 e che con tanto coraggio, si stanno impegnando con tanti sacrifici e duro lavoro a condurre in continuità l’azienda di allevamento di pecore o capre dei propri genitori e di parenti”, afferma Piana- “In quasi il 90% dei casi inquadrati nella società semplice agricola – prosegue – il cui genitore è ancora presente come socio lavoratore dell’azienda e del figlio o del parente, per permettere di trasmettere l’esperienza al giovane appena insediato”.

“Sicuramente deve esserci un errore nella trascrizione del bando – aggiunge Piana -. Da una parte la futura e attuale PAC e lo stesso PSR Sardegna vanno a incentivare l’insediamento dei giovani in agricoltura, con agevolazioni di vario tipo e nel contempo la stessa amministrazione regionale con l’altra mano decide di escludere proprio quei giovani, che con tanto coraggio decidono di restare in campagna, rinunciando a una vita agiata o di abbandonare l’allevamento e la conduzione dei terreni”.

“A esempio – continua il presidente del Centro Studi Agricoli – viene preso il pari bando del Ministero delle Politiche Agricole, che con Decreto n. 22°04402 del 8 Luglio 2022 per le stesse motivazioni destina circa 3 euro a capo di ovini o caprini e dove le regole sono diverse ed includono tutte le aziende che dimostrano di condurre e allevare ovi caprini dal 1° aprile al 31 maggio 2022”. “Bisogna premiare questi giovani in tutti i modi – conclude Piana -, perché i giovani sono il nostro futuro della nostra agricoltura e dell’allevamento in Sardegna e unica diga concreta, contro lo spopolamento delle zone interne della Sardegna”.

“Oggi stesso invieremo come Centro Studi Agricoli una forte protesta ed una precisa richiesta all’assessore regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia e al Presidente della Regione Solinas, affinché apporti la modifica al bando per permettere ai 700 giovani allevatori di poter usufruire degli aiuti previsti dal bando, premiando della  loro coraggiosa scelta e impegno lavorativo”, conclude Tore Piana.

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