La crisi di Governo ha portato inevitabili scossoni tra le poltrone di Camera e Senato. La Sardegna è tra le regioni che subiranno il colpo più di altre: secondo i primi calcoli, infatti, in Parlamento ci sarà spazio per appena 16 sardi, ben nove in meno degli attuali 25.
I tempi sono stretti, le liste devono essere presentate entro il 21 e 22 agosto. Va da sé che i deputati e senatori uscenti di PD (Romina Mura, Gavino Manca, Marco Meloni), Forza Italia e Fratelli d’Italia sono coloro che si trovano in una posizione di vantaggio. Chi ne pagherà le spese, al contrario, sono i sedici parlamentari dei Cinque Stelle, eletti alle scorse politiche.
Non c’è ancora niente di ufficiale ma per la Sardegna, la ripartizione dovrebbe essere la seguente: per la Camera dei deputati, su 11 seggi disponibili, 4 saranno attribuiti in altrettanti collegi uninominali (Cagliari, Carbonia, Nuoro, Sassari), gli altri 7 in unico collegio proporzionale per tutta la Regione. Per il Senato, 2 seggi saranno attribuiti in due collegi uninominali (Cagliari, Sassari) e gli altri 3 in un unico collegio proporzionale.
Per quanto riguarda la Lega, alla Camera non sarà ricandidato l’uscente Guido De Martini. Sul proporzionale dovrebbe correre l’attuale coordinatore regionale e consigliere Dario Giagoni, al Senato l’uscente Lina Lunesu dovrebbe essere capolista. Il governatore sardo, invece, ha sempre smentito l’ipotesi di una sua candidatura al Senato.
In Forza Italia correrà da capolista per la Camera Ugo Cappellacci, in Fratelli d’Italia Salvatore Deidda.
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