“È importante garantire lo spostamento degli animali da e per la Sardegna durante tutto l’anno”. Lo sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu insieme all’Associazione Italiana Proprietari Allevatori Cavallo Anglo Arabo (Aipacaa) in seguito alla decisione di alcune compagnie marittime di non imbarcare gli animali nel periodo estivo.
A pagare questa decisione sono tutti gli allevatori ma in particolare modo quelli dei bovini da carne (la stragrande maggioranza dei vitelli sono venduti vivi per essere ingrassati fuori dall’Isola), e quelli dei cavalli: l’estate è il periodo di maggior fermento con numerose competizioni sportive, concorsi e altre manifestazioni paesane.
Due settori tra l’altro in cui la Sardegna eccelle. Il patrimonio dei bovini da carne isolano è composto infatti da oltre 100.000 capi (il 10,40% nazionale) e da circa 3.700 allevamenti (8,76% nazionale). Mentre con il settore equino si penalizzano 5mila cavalli (2mila dei quali da competizione), 1.000 allevatori e 200 trasportatori.
“I nostri allevatori sono in seria difficoltà perché come sappiamo la campagna non si ferma mai – afferma Battista Cualbu –, questo comporta disagi per tutti. Ad essere maggiormente penalizzati sono gli allevatori dei bovini da carne che vendono i vitelli oltre Tirreno ma anche quelli degli equini. Con queste limitazioni d’estate diventa infatti difficile far attraversare il mare agli animali”.
“Da giugno a novembre – sostiene Gian Mario Carboni, presidente dell’Aipacaa – le compagnie non mettono a disposizione mezzi adeguati che garantiscano la sicurezza ed il benessere degli animali, mentre è proprio in questi mesi che vi è necessità di disporre di maggiori posti per via delle numerose competizioni sportive e concorsi ippici in Toscana, Lazio e Lombardia, senza contare le manifestazioni locali (palii, feste rurali e religiose, sfilate varie) sia in Sardegna che nel resto d’Italia. Iniziative – continua – che hanno anche una importante ricaduta turistica in Sardegna mentre spesso quelle che avvengono nel resto d’Italia usufruiscono – e questo è un paradosso con queste decisioni – di contributi economici regionali attraverso l’agenzia Agris per il trasporto, per garantire la presenza della Sardegna nelle più importanti competizioni”.
Da qui l’appello alle compagnie marittime “affinché garantiscano il trasporto degli animali tutto l’anno, ed alla Regione perché favorisca la risoluzione di questo problema che ha dei risvolti economici diretti per gli allevatori ma anche per la Sardegna tutta visto che ha delle ripercussioni anche dal punto di vista turistico”.
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