Intelligenza artificiale e arte a supporto degli attivisti che si battono contro la presenza militare in Sardegna. Il progetto “Moving Forward” di Nino Basilashvili, promosso da AI4Future, usa degli algoritmi per supportare A Foras, il movimento che da anni chiede alle forze armate di lasciare l’Isola.
“Possiamo usare l’intelligenza artificiale per designare dei processi che portino all’attivismo e alla pace – spiega Basilashvili all’Ansa -. Il progetto parte dalla necessità di individuare quali sono i parametri che permettono agli algoritmi di riconoscere la libertà. Con A Foras andremo alla ricerca di questi simboli in un determinato spazio pubblico e alleneremo l’intelligenza artificiale a riconoscerle”.
“Lo scopo, più in generale – aggiungono gli attivisti Filippo Boi e Mauro Aresu – è opporsi alla mancanza di libertà delle persone, a cui è proibito frequentare dei luoghi e sono continuamente monitorate, come accade in Sardegna”. L’iniziativa è tutta internazionale: a dirigere i lavori c’è il network AI4future, e precisamente Sineglossa, organizzazione da anni impegnata in progetti di arte e intelligenza artificiale, nel ruolo di coordinatore, insieme a Meet Digital Culture Center, il primo centro internazionale per l’arte e la cultura digitale, Espronceda, istituto di arte e cultura spagnolo, V2_Lab for the Unstable Media, centro olandese per l’arte e la tecnologia dei media e Sardegna Teatro come associato.
“Sono essenzialmente quattro le nostre rivendicazioni – ricordano i due attivisti -: il blocco delle esercitazioni, la bonifica dei territori inquinati dalle basi, la restituzione dei territori espropriati ai sardi e un risarcimento per i danni che sono stati causati dal mancato sviluppo economico delle aree occupate. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, la nostra protesta ha allargato il suo raggio di azione, con una battaglia contro ogni politica di riarmo”.
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