Sono diciassette le spiagge interdette in Sardegna fino al 27 maggio per le esercitazioni Nato, con oltre 4mila uomini provenienti da sette Paesi diversi, come si legge nell’ordinanza del 5 maggio firmata dallo Stato Maggiore della Difesa. Oltre 4mila uomini provenienti da 7 Paesi dell’Alleanza Atlantica si eserciteranno in simulazioni di guerra sulle coste sarde a bordo di oltre 65 mezzi navali e aerei.

Con un’ordinanza è stato anche interdetto e vietato l’accesso a 17 aree a mare, vicino ad alcune delle spiagge più note dell’isola, con “decorrenza immediata” per esercitazioni militari. La maggior parte delle esercitazioni Nato avverranno proprio fuori alle aree dei tre poligoni sardi: Quirra-San Lorenzo, Capo Frasca e Teulada. Tra Villasimius e Muravera, altre località in preparativi per la stagione estiva, i divieti riguardano le aree «militari» davanti alle spiagge dorate di Cala Pira e Capo Ferrato. Salendo sempre sulla costa orientale l’ordinanza abbraccia le distese di sabbia che vanno da Capo San Lorenzo sino alla spiaggia di Murtas.

Davanti a tali disposizioni, scrive l’Unione Sarda che ha segnalato con preoccupazione la vicenda, alcune esercitazioni programmate interdicono spiagge note – Poetto, Villasimius o Porto Pino – mentre le località dell’Isola si preparano ad accogliere turisti. Le coste sarde rischiano quindi di diventare simili agli “approdi da sbarchi in Normandia che a paradisi per le vacanze” – come ha spiegato Il Fatto Quotidiano. Proprio nelle ultime ore queste aree fuori dai poligoni entrano nel pieno delle attività militari.

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