Non primi in classifica ma certamente in ottima posizione. È il verdetto della Commissione europea che, per bocca di Willibrordus Sluijters (Capo Unità DG Politica Regionale e Urbana), ha promosso la Sardegna per quanto concerne lo stato di attuazione del POR FESR 2014-2020: “La performance sulla spendita delle risorse è buona, oltre la media nazionale e perfetta in linea con quella nazionale”.
Il Comitato di Sorveglianza del POR FESR Sardegna, presieduto dall’Assessore regionale della Programmazione Giuseppe Fasolino, che si è riunito in seduta plenaria a Cagliari, è forse il miglior auspicio per l’avvio della programmazione per il periodo 2021-2027. Erano presenti i rappresentanti della Regione, del Partenariato istituzionale, economico e sociale, dei Ministeri competenti e della Commissione europea.
Il giudizio di Bruxelles è stato accolto positivamente da Massimo Temussi, Autorità di Gestione del POR FESR Sardegna e Direttore del Centro Regionale di Programmazione: “Siamo contenti di stare ben oltre la media nazionale di spesa ma il nostro obiettivo è andare oltre e spendere soprattutto per creare valore per la nostra isola”. “I numeri sono importanti – ha quindi specificato Temussi – ma noi abbiamo ragionato non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, soprattutto in chiave futura. Il programma sta andando bene, la percentuale di spesa procede, stiamo cercando di fare il punto in una logica costruttiva, di come poter accelerare alcune operazioni di spesa per aumentare il rapporto di beneficio verso l’utente”.
“Abbiamo una capacità di spesa che su alcuni soggetti va aumentata, in particolare – ha sottolineato Temussi – come Centro Regionale di Programmazione abbiamo un progetto in atto di mappatura dei processi interni e poi, a valore, verso i beneficiari. Dobbiamo accorciare e migliorare i processi interni, con tutti gli assessorati, e quelli verso i beneficiari finali. Penso, ad esempio, ai progetti di finanziamento alle imprese, che non sempre sono stati performanti. Analizzeremo i dati per cercare di migliorare”. Temussi ha quindi evidenziato come i dati si prestino a una valutazione attenta: “A seconda degli assi ci sono dei differenziali importanti in termini di operazioni in corso o concluse. In sinergia coi nuovi programmi e col PNRR, sono previste riforme importanti che potrebbero influire sull’accelerazione di spesa, in particolare su alcuni assi, su alcune misure legate a un assetto normativo non sempre semplice. Penso ai piccoli comuni che non sempre possono spendere le risorse in maniera facile”.
“In una logica prospettica, – ha concluso il Direttore del Centro Regionale di Programmazione – dobbiamo capire cosa fare, dove incidere e il perché di certi fenomeni”. Nel corso del Comitato di Sorveglianza è stata illustrata la relazione di attuazione annuale (RAA), aggiornata al 30 aprile 2022, e sono stati affrontati, tra gli altri, due temi molto importanti in questo periodo di transizione tra due programmazioni: 1) I risultati del Por FESR 2014-2020; 2) l’avvio della programmazione per il periodo 2021-2027.
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