Le nostre tradizioni più importanti, tra gli elementi identitari più forti e tra i più significativi dell’intera Sardegna, ritornano finalmente tra la gente. Sono i riti della Settimana Santa, che erano stati sospesi per via delle misure di prevenzione del Covid-19. C’è tanta voglia di partecipazione, con tutte le precauzioni che l’emergenza sanitaria ancora presente impone, ai riti religiosi in tutta l’isola.
La Settimana Santa in Sardegna è un’esperienza unica ed emozionante. Secolari tradizioni di origine spagnola si fondono con antichissime usanze mistico-religiose locali (campidanesi, logudoresi e barbaricine) per dar vita a riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e suggestione. Risaltano soprattutto le processioni dei Misteri, i toccanti riti della deposizione dalla croce (“Su Scravamentu”) e l’incontro tra la statua di Gesù e della Madonna (“S’Incontru”) per le vie dei paesi. Un ruolo di particolare importanza lo svolgono le Confraternite che curano le sacre rappresentazioni e sfilano nei loro suggestivi costumi, intonando canti religiosi in latino e sardo, le cui origini risalgono anche al Medioevo.
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