La nave St. Helena PH Enrico Napoleone

Si chiama Sant’Elena e la sua storia è legata all’omonima isola, celebre per aver ospitato l’esilio di Napoleone Bonaparte. La nave, che per tanti anni ha fatto la spola tra la terraferma e quell’isoletta dell’Oceano Atlantico, colonia britannica, ha completamente cambiato volto ed è diventata una imbarcazione modernissima che funge ora da supporto logistico e box galleggiante per una scuderia che organizza dei campionati di Suv in giro per il mondo. La affascinante storia della nave, che ieri era in rada ieri davanti a Cagliari, viene raccontata sulla pagina FB Cagliari è anche mia.

Al centro dell’Oceano Atlantico, a migliaia di miglia dall’Africa e dal Sud America, fino a pochissimi anni fa l’isola di Sant’Elena – uno dei luoghi abitati più remoti della Terra – poteva essere raggiunta soltanto via mare, dopo quasi una settimana di navigazione da Cape Town, in Sudafrica.

La nave Saint Helena davanti all’isola omonima

Come ricorda su FB Enrico Napoleone, “c’era una sola nave che faceva regolarmente la spola tra Sant’Elena e la terraferma, per portare tutto ciò che era necessario sull’isola, dal cibo, al materiale da costruzione, all’abbigliamento, a qualsiasi altra cosa potesse servire ai 4.500 abitanti di quella lontana colonia britannica. E sempre di quella stessa nave si dovevano servire gli abitanti per lasciare o tornare sull’isola. La Saint Helena, questo il nome anche della nave, aveva preso servizio nel 1989 e poteva fregiarsi del titolo di Royal Mail Ship, da cui il nome RMS St.Helena con il quale veniva abitualmente identificata, perché era anche adibita al servizio postale da e per l’isola. Nel febbraio 2018, la RMS St.Helena salpò per l’ultima volta dall’isola, dove tra l’altro non poteva nemmeno attraccare non essendoci un approdo adeguato a una nave, che quindi restava sempre in rada durante la sua permanenza – ricorda Enrico Napoleone -. In quei mesi, dopo complicate vicissitudini era finalmente diventato operativo l’aeroporto dell’isola, realizzato tra i picchi rocciosi spesso battuti da venti impetuosi, tra mille difficoltà e con un investimento da parte del governo della Regina di diverse centinaia di milioni di sterline. La gloriosa carriera della RMS St.Helena al servizio dell’omonima isola e dei suoi isolani si concludeva allora”.

“Capirete dunque la mia sorpresa quando oggi, osservando le acque di fronte al porto di Cagliari, scorgo una nave particolare in rada: é proprio la St. Helena, non più RMS, ma che solca ancora i mari del mondo – scrive Napoleone -. É diventata la base e il supporto di Extreme-E, la scuderia che organizza un campionato che si corre con incredibili SUV, totalmente elettrici, che sembrano usciti da un film del futuro. La nave, oggi arricchita di un modernissimo sistema a idrogeno che trae energia dall’acqua di mare per ricaricare le batterie delle sue auto da corsa, funge ora da supporto logistico e box galleggiante per la scuderia”.

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