Ieri a tarda notte è stato smobilitato anche l’ultimo presidio di protesta degli autotrasportatori sardi contro il caro carburante. Il porto di Olbia è stato liberato, dopo una settimana di blocco merci da e per l’Isola.
In seguito al decreto taglia accise del Governo, la protesta era subito rientrata a Porto Torres e poi a Cagliari. L’ultimo atto è stato un lungo corteo di mezzi, trattori, camion, partito da Chilivani, in provincia di Sassari, che ha riunito anche allevatori, agricoltori e commercianti per un grido di protesta comune contro l’aumento vertiginoso non solo del prezzo di benzina e gasolio, ma anche delle materie prime che stanno mettendo a dura prova i settori del primario.
Nel frattempo, proseguono le indagini sull’inquietante episodio avvenuto ad Assemini, nella notte di venerdì, quando un camion della ditta Lilliu, che non ha aderito alla protesta, è andato a fuoco. I manifestanti, in ogni caso, hanno preso le distanze dall’accaduto.
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