Dieci giovani nigeriani, di età compresa fra i 20 e i 40 anni, tutti disoccupati (alcuni irreperibili), sono stati denunciati in stato di libertà per illecito percepimento del reddito di cittadinanza dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Quartu Sant’Elena. I militari, incrociando i dati documentali e le informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio e di quelli forniti dal comune di residenza, hanno accertato delle anomalie nella documentazione reddituale constatando, al momento della presentazione della domande, la mancanza dei requisiti previsti dalla legge per l’ottenimento del sussidio, con particolare riguardo al requisito della permanenza minima di anni dieci (di cui gli ultimi due in via continuativa) nel territorio italiano.
Nessuno di loro possedeva i requisiti richiesti dalla normativa ma, dal momento che si procede alla concessione del beneficio sulla base di semplici autocertificazioni presentate a patronati, CAF o tramite comunicazioni online, essi hanno comunque percepito le erogazioni economiche dello Stato. Sarà ora molto difficile se non impossibile riuscire a recuperare quanto erogato, dal momento che i giovani non risultano possedere fonti di reddito o beni sui quali l’erario possa rivalersi. È verosimile che qualcuno di loro sia anche rientrato in patria.
Analoga situazione si è verificata a Sarroch dove, a conclusione di una serie di accertamenti, i carabinieri della Stazione locale hanno denunciato per illecita percezione del reddito di cittadinanza, un 45enne del luogo, disoccupato con precedenti denunce a carico. Nella data in cui aveva presentato la domanda tendente a ottenere il beneficio in argomento, l’uomo aveva omesso di dichiarare di trovarsi sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Sarroch e al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla propria compagna, secondo un provvedimento emesso dal Tribunale di Cagliari in data 8 maggio 2020. In tal modo egli era riuscito a ottenere il beneficio, attraverso le previste autodichiarazioni, percependo alla data odierna la somma complessiva di 7938 € nel periodo novembre 2020 – febbraio 2022. Anche in questo caso sarà molto probabilmente impossibile riuscire a recuperare quella somma dal momento che il beneficiario l’ha spesa e si trova in condizioni di quasi indigenza.
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