Un nuovo nome all’aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari. È questa la proposta fatta da un utente cagliaritano in un gruppo social molto seguito dai residenti. “Credo – si legge nel post – che non sia mai stato così necessario a mio avviso, come in questi giorni, dove lo spettro di una guerra in Europa, ma nella Europa che noi conosciamo e viviamo renderci conto che anche i nomi contano”.

“Il nostro aeroporto – spiega l’utente -, è intitolato ad un aviatore, morto nel ’36 durante i bombardamenti di civili e militari in Abissinia, dopo aver partecipato ad altri voli militari e bombardamenti. (Ricordiamo aerei da bombardamento). L’aeroporto gli fu intitolato l’anno della sua morte, quindi in epoca fascista e quando soprattutto l’aeroporto era totalmente militare. Solamente in seguito l’aeroporto venne aperto anche al traffico civile e oggi totalmente al traffico civile e di supporto attraverso il traffico dei vari Guardia di finanza, Carabinieri etc.”.

“Nessuno nega che al tempo, potesse essere un militare perfetto, uno dei migliori al tempo, ma oggi, nel 2022, quando il sud Sardegna e Cagliari, ripudiano la guerra e vogliono uno sviluppo turistico e non basato sui bombardamenti, ci si debba rendere conto che avere un aeroporto con un nome di un fascista e di un militare che bombardava non è più, perdonatemi il termine, tollerabile”.

“Che almeno – conclude – il terminal civile e la parte civile, abbia un nuovo nome, evocativo per noi come territorio, noi come sud Sardegna e non più un nome che nessuno conosce e nomina proprio perché in fondo ci vergogniamo”.

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