Ormai manca davvero pochissimo: dopo l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo, la pratica è già arrivata all’ufficio appalti. È l’ultimo tassello per la realizzazione dell’Ecomuseo del paesaggio, pronto a nascere a Casa Cara, una delle più antiche dimore campidanesi, destinata a nuova vita. “È un gradissimo traguardo per tutta la comunità, frutto del grande lavoro dei nostri uffici e degli assessorati che nel corso degli anni hanno saputo collaborare per restituire alla cittadinanza uno degli edifici storici più rappresentativi del patrimonio selargino, proseguendo nel cammino di riqualificazione e valorizzazione avviato da tempo”, commentano con orgoglio il sindaco Gigi Concu e l’assessora alle Politiche culturali Roberta Relli.
Gli occhi sono puntati sullo stabile di via Fratelli Bandiera: è questa la sede prescelta per dare corpo al sogno iniziato nel 2010, e oggi arrivato alla fase conclusiva dell’iter partito con l’acquisizione dell’edificio da parte del Comune, e proseguito con un investimento a sei zeri. Un milione e 800mila euro in tutto, frutto del finanziamento ottenuto grazie al Patto per il Sud. Domani, alle 18, nella saletta convegni di piazza Si ‘e Boi – in occasione della presentazione al pubblico – ci saranno anche gli architetti che hanno curato la progettazione del Centro museale intercomunale.
“Un’istituzione culturale che documenterà e conserverà la memoria storica del nostro territorio e dei comuni che aderiranno, promuovendo iniziative in grado di sostenere anche l’economia locale, l’artigianato, l’enogastronomia, il turismo e il paesaggio, attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza, delle associazioni, delle scuole e delle attività imprenditoriali”, spiegano l’assessora e il primo cittadino. “Salvaguardando l’originaria destinazione d’uso dello stabile e rispettando la tradizione edificatoria selargina, si andrà a creare un centro espositivo e promozionale di pregio architettonico. Anche grazie all’utilizzo di innovative tecniche multimediali accompagnate da specifici contenuti informativi e divulgativi”. Il prossimo passo sarà l’imminente avvio dei lavori e l’atteso taglio del nastro.
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